Sono d'accordo con Gianni ed in parte con Leo. Aggiungo solo alcune riflessioni : anche i maestri hanno studiato per imitazione. Un po di giorni fa studiavo un brano mainstream e ascoltavo diverse versioni. Dexter Coltrane Davis Brecker Berg Odorici Blake Aldana Lovano Tutte le versioni belle, alcune commoventi stupende altre un po meno per il mio gusto ma un dato era comune : alcune soluzioni assolutamente identiche. Questo dimostra in maniera evidente che lo studio della tradizione nel caso dei musicisti citati č un fatto assodato. Esistono poi una serie di regole condivise la cui conoscenza č un altro elemento certo. E l' innovazione dove sta? A questa domanda non č facile dare una risposta ma prendo ad esempio uno standar suonato da un maestro per esprimere il mio pensiero . In a sentimental mood eseguito da Trane : affronta un semplice standard, č innovativo? Forse no. Č meraviglioso? Per me si.
Altro aspetto che ritengo fuorviante č far coincidere il proprio gusto personale con un principio di veritā. La contrapposizione tra i musicisti ha poco senso. A me piace Urbani non sempre alla stessa maniera come Cafiso. Ma non considero per nulla l'uno innovatore l'altro ......