il problema che hai descritto può dipendere sia da eventuali sfiati del sassofono sia da una cattiva gestione da parte tua del sax. (emissione , stretta eccessiva ecc..)
se non sei in grado di renderti conto della salute del sax , conviene che tu lo faccia provare a chi è in grado di capire se necessita una revisione.
per quanto riguarda invece la seconda ipotesi : sono convinto che se il problema è di una stretta eccessiva che si esercita con il labbro o con il morso la soluzione prospettata da Fabioevans alla lunga può risultare un rimedio peggiore del male.
il principio è semplice una unica emissione per suonare tutto il sassofono.
il labbro non deve fare assolutamente nulla. (meno interferisce meglio è perchè consente alla emissione di fare tutto il lavoro)
un atteggiamento diverso : ossia per ciascuna nota un movimento del labbro o anche un morso diverso o anche un modo di tenere il bocchino diverso preclude al sassofonista di gestire i suoni con l'emissione.
e quindi l'omogeneità del timbro del volume del corpo del suono del sax sarà una utopia.
il più delle volte saremo condannati ad un registro acuto carente di corpo ed un registro basso che è lo specchio di questa condizione.
la tecnica sassofonistica oggi consente di suonare il sassofono con una sola emissione per parecchie ottave fuori dal registro ordinario ma il principio è che il labbro debba interferire il meno possibile .
(Coltrane ,Joe Allard , Liebman, Bob Berg , Bergonzi ecc...)