Si proprio così. Inoltre ti consiglio di scrivere le diteggiature non soltanto in base alla comoditÃ* ma anche al suono, prediligendo l'omogeneitÃ* timbrica. In alcuni casi potresti ad esempio voler utilizzare le posizioni con la chiave dei sovracuti per le note più alte per ottenere un suono più corposo rispetto alle posizioni laterali.Originariamente Scritto da Nous
No. Questo è uno studio d'approccio, successivamente quando il brano è a posto tecnicamente inizierai ad affrontare il prblema dei fraseggi.Originariamente Scritto da Nous
In ogni caso poi, non devi adattare le articolazioni e i fraseggi scritti al metronomo con pulsazione serrata. Diciamo che una pulsazione all'ottavo ti da molti più " appuntamenti" ai quali non devi mancare che non una pulsazione al quarto.
La fase B dello studio di un brano (omessa volutamente) riguarda lo studio dei fraseggi e dell'interpretazione. per fare ciò però il pezzo deve essere ben impostato, senza errori e devi essere in grado di suonare in scioltezza anche i passi più impegnativi. Altrimenti c'è il rischio di interpretare i pezzi classici in modo un pò " naif" (molto di moda in italia e spesso scambiato per "espressivitÃ*")
La mia era solo una proposta di studio. Ognuno deve trovare la propria via e i proprio metodo di studio. L'importante è che sia efficace. Questa è a prima cosa che mi disse Londeix alla prima lezione che feci con lui.Originariamente Scritto da Nous