Rispondo al Il dario.
Di solito il "non professionista" firma la dichiarazione di esenzione enpals, nella quale barrare la casella " dichiara di essere lavoratore dipendente e pertanto già tenuto alla contribuzione previdenziale obbligatoria" .
Inoltre barra la casella "dichiara di non eccedere i 5000 euro di compensi annui" per le esibizioni musicali oppure di contribuire a titolo gratuito.
Quindi io non eccedo certo i 5000 euro annui di compensi per suonare (forse mangio per 5000 euro prima delle esibizioni, quello si....) e soprattutto nella mia busta paga da dipendente ho tutto i mesi circa 1200-1300 euro di trattenute con le quali chi non emette fattura e dichiara un reddito minimo poi si paga le medicine e gli esami all'ospedale. Basta?
Rispondo poi a Bluesax per quanto riguarda i contratti regolari. Per quanto riguarda un contratto di prestazione occasionale la legge non richiede che il rapporto di collaborazione occasionale venga formalizzato in un atto scritto. In altre parole il committente e il collaboratore possono accordarsi anche a voce sulle condizioni che regoleranno il loro rapporto. Quindi quella che i gestori non vogliono fare contratti è una balla.
Dal punto di vista delle trattenute IRPEF il lavoratore occasionale è soggetto a ritenuta d’acconto per l’ammontare del 20% del compenso lordo pattuito.
Gli obblighi di contribuzione (ossia i contributi per la pensione e l’assistenza) sono invece previsti soltanto per l’ipotesi in cui il reddito complessivo del collaboratore superi la soglia dei 5.000 euro all’anno (iscrizione gestione separata inps). Per calcolare se il limite dei 5.000 Euro annui viene rispettato o meno occorre calcolare tutti i redditi da lavoro occasionale prodotti nell'arco dell'anno solare da parte del collaboratore anche se le somme sono percepite da committenti diversi. In parole povere se adesso chiedo 200 euro a serata ne dovrei chiedere 300 o 350 per portare a casa il netto e pagare regolarmente le tasse e i contributi previdenziali. E siam sempre li...chi me lo fa fare?
Se uno vuol lavorare in proprio ha degli obblighi di legge. Se non li rispetta diventa per me un lavoratore in nero a tutti gli effetti. Questo è quanto.
Poi il problema è il sistema che spinge i professionisti a comportarsi cosi' per campare e non punisce chi si "svende" a suonare.