Resto sempre sconcertato da questa imposizione di suonare con quei Selmer e nient'altro. Come se gli altri strumenti adottassero una meccanica di concezione diversa, e come se buona parte del suono non venisse da ancia e bocchino. Ma anche a chi studia violino o violoncello impongono un marchio particolare? (So che i Berliner pretendono dai loro candidati strumenti in uso in ambito tedesco. Questi giorni, però, ho passato un po' di tempo con l'Ensemble Intercontemporain. Uno dei loro violoncellisti non usa il classico strumento italo-tedesco rosso, ma uno strumento giallo a forma di trapezio; nessuno dei suoi colleghi lo schivava schifato.)
Paolo