Tzadik, sono d'accordo con te su molte cose: sul fatto che gli insegnanti spesso e volentieri impongano un certo strumento e un certo setup, sul fatto che chi insegna dovrebbe essere sottoposto ad esami di valutazione anche PRIMA che gli venga assegnata la cattedra, e altre cose che hai detto qui e spesso dici sul forum.
Quello che io mi domando è: non ti sei mai chiesto se uno decide di imparare il sax classico perchè gli piace? Capisco che siamo un po' come aghi in un pagliaio, ma c'è un vasto mondo dietro a questo termine, a livelli di repertorio, di tecnica, di suono e quant'altro. Credo che tu sia molto preparato e competente, hai una visione del sax a 360° e analizzi sempre le varie possibilità... ma il fatto che il sax classico non piaccia a TE (almeno, così sembra dai tuoi interventi) non significa che sia da declassare ogni volta che se ne parla. Gli insegnanti da cui ho studiato, sia il mio insegnante "fisso" sia quelli incontrati alle masterclass, sinceramente non mi hanno mai parlato di un particolare setup o strumento, quanto piuttosto di emissione dell'aria, di suono, di respirazione, di tecnica, diciamo "super partes", per poi arrivare solo dopo all'obiettivo, ossia che volevo diplomarmi in sax e fare appunto classica. Quello che voglio dirti è che, anche se è difficile da credere perchè sono realtà spesso non conosciute, esistono insegnanti che cercano di farti suonare senza particolari imposizioni, ma che provano a farti tirare fuori il meglio di te. Personalmente, ho deciso che tipo di suono volevo avere senza chiedere niente a nessuno, ci sto lavorando in maniera individuale prendendo spunto dal suono di alcuni maestri. Io personalmente ho esattamente uno strumento e un setup che tu definiresti "il solito da sassofonista classico", ma ti assicuro che l'ho scelto in completa autonomia. E' vero che ho studiato da privatista, ma questo è per dirti che le scelte di materiale che tu tanto disprezzi spesso sono fatte con coscienza, soprattutto dopo qualche anno che si suona. L'approccio odierno del sax classico sta cambiando a mio avviso, magari lentamente, ma sta cambiando. Vedo persone usare prodotti "diversi dal solito", questi sono piccoli passi verso un cambiamento. Certamente il sassofonista classico difficilmente utilizzerà ad esempio aperture estreme, perchè è chiaro che vuole ottenere un certo tipo di suono! Ma il suono del sassofonista classico non vuol dire sempre chiuso, piccolo, povero di armonici, e così via.
Le difficoltà a livello lavorativo poi ci sono e non lo metto in dubbio, come credo in un tanti altri rami, come anche per tanti laureati e specializzati in altri campi che non trovano lavoro per quello che hanno studiato. Ma ti assicuro (e, vista la tua esperienza, penso che tu lo sappia!) che ho conosciuto vari sassofonisti classici concertisti, e il 90% delle volte prima di incontrarli non li avevo mai sentiti nominare, per poi scoprire la loro attività concertistica sia in Italia che all'estero. Ho visto anche sassofonisti jazz frequentare masterclass di sax a stampo prevalentemente classico. Ovviamente la maggior parte di questi maestri affiancano al lavoro "puro" anche l'insegnamento, il che non deve essere visto come un male, a mio avviso; oppure a volte si ritrovano a fare prevalentemente quello, magari per cause di forza maggiore... voglio dire, il 99% delle persone con cui parli non immagina nemmeno che esista il sax classico; il sax in orchestra è interpellato solo per certi programmi; molti enti / amministrazioni ne sanno quanto quel 99% di persone di cui sopra. Qualche difficoltà oggettiva c'è o no? Ma questo non vuol dire che il sassofonista classico sia da disprezzare, secondo me.