grande musicista, grande persona. Conosciuto durante una masterclass a Brescia, persona umilissima disponibile e gioviale. L'ho visto personalmente da un metro suonare contemporaneamente clarinetto e sax tenore in un concerto da solo, qualcosa di fantastico, e come clarinettista forse e' ancora meglio. Peccato viva a Parigi (buon per lui).

Circa la contaminazione elettronica del suono, ricordo anche Seamus Blake in Way out Willy (bellissimo pezzo presente fra l'altro in un album registrato dal vivo durante la tournee italiana del tenorista canadase) con un suono simile che poi nel corso del solo man mano si trasforma in suono da sax puro. Ben vengano al giorno d'oggi musicisti cosi' aperti mentalmente che esplorano nuove forme di suono potendo disporre di tecnica di assoluto livello, fornendo anche ai giovani una idea di utilizzo del sax diversa dalla sonorita' degli anni '50 che magari puo' stimolare a iniziare a studiare questo bellissimo strumento.
D'altra parte, seguendo per un attimo il tuo discorso, anche il tastierista che imposta un suono di organo sta facendo una cosa inutile, tanto varrebbe andare ad ascoltare un hammondista. Credo che l'importante oggi, e ce ne e' bisogno, e' suonare bene qualunque cosa fai e qualunque forma tu utilizzi.