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Discussione: Acciaccature o che altro?

  1. #1

    Acciaccature o che altro?

    Sto ascoltando molto in questi giorni alcune ballad di Coltrane. Il tempo di esecuzione relativamente lento mi consente di concentrarmi sui particolari. Ho notato tre diversi modi di attaccare una nota staccata: 1) pulita, 2) con acciaccatura, in cui si sente quel minimo stacco tra le due note, 3) un attacco che parrebbe con nota acciaccata, ma senza soluzione di continuitÃ*, in pratica un inizio calante per poi centrare immediatamente il tono della nota. E' su questo terzo punto che nasce il mio intreresse sull'esecuzione. E' un attacco con lo "sda"? (quello segnato in partitura con la cuspide, tanto per chiarire), oppure si tratta di iniziare con una presa di labbra più morbida e perciò calante per poi subito aggiustare il tono?
    Ho provato entrambi i modi e francamente ho bisogno del vostro parere.
    Grazie.
    nubechefugge

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  2. #2

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    Re: Acciaccature o che altro?

    Citazione Originariamente Scritto da nubechefugge
    E' un attacco con lo "sda"? (quello segnato in partitura con la cuspide, tanto per chiarire), oppure si tratta di iniziare con una presa di labbra più morbida e perciò calante per poi subito aggiustare il tono?
    Ho provato entrambi i modi e francamente ho bisogno del vostro parere.
    Grazie.
    Ciao,
    è giusta la seconda che hai detto (secondo me...).
    non so se hai mai dato un'okkiata a degli spartiti "vecchi" ma c'era solo l'essenziale, nessun segno di piano, forte, mordenti, trilli, ecc... a meno che non ci fosse qualche obbligato, quindi in sezione, almeno due o tre fiati...
    Il più delle volte veniva presa come buona la prima take, quindi... anche il tema era arrangiato in modo improvvisato. Si dovrebbe chiamare "interpretazione" personale di un tema. In più a quel tempo non erano proprio a posto... il più delle volte Trane era sotto eroina e/o alcohol
    Spero di esserti stato utile,
    Frank.
    in cerca di stimoli, ma la vedo dura.....

  3. #3

    Re: Acciaccature o che altro?

    Citazione Originariamente Scritto da nubechefugge
    si tratta di iniziare con una presa di labbra più morbida e perciò calante per poi subito aggiustare il tono?

    intendi questa ?
    nubechefugge

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  4. #4

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    Re: Acciaccature o che altro?

    Citazione Originariamente Scritto da nubechefugge
    Citazione Originariamente Scritto da nubechefugge
    si tratta di iniziare con una presa di labbra più morbida e perciò calante per poi subito aggiustare il tono?

    intendi questa ?
    YESSSSSS.....
    in cerca di stimoli, ma la vedo dura.....

  5. #5

    Re: Acciaccature o che altro?

    Citazione Originariamente Scritto da FrankRanieri
    Citazione Originariamente Scritto da nubechefugge
    E' un attacco con lo "sda"? (quello segnato in partitura con la cuspide, tanto per chiarire), oppure si tratta di iniziare con una presa di labbra più morbida e perciò calante per poi subito aggiustare il tono?
    Ho provato entrambi i modi e francamente ho bisogno del vostro parere.
    Grazie.
    Ciao,
    è giusta la seconda che hai detto (secondo me...).
    non so se hai mai dato un'okkiata a degli spartiti "vecchi" ma c'era solo l'essenziale, nessun segno di piano, forte, mordenti, trilli, ecc... a meno che non ci fosse qualche obbligato, quindi in sezione, almeno due o tre fiati...
    Il più delle volte veniva presa come buona la prima take, quindi... anche il tema era arrangiato in modo improvvisato. Si dovrebbe chiamare "interpretazione" personale di un tema. In più a quel tempo non erano proprio a posto... il più delle volte Trane era sotto eroina e/o alcohol
    Spero di esserti stato utile,
    Frank.

    ma anche nelle registrazioni? che palle...maledetta droga...



    si è proprio la seconda...è anche un bellissimo modo per dare espressione ad una frase,puoi farlo anche spesso delle ballad,ti permette di far "piangere" (a me da quell'idea) il tuo sax in modo molto umano...ha anche un nome sta tecnica,asp che lo cerco


    ecco si,si chiama portamento, che è la stessa cosa del bending,solo che viene usato per gli attacchi...il bending nei fraseggi (come consigliavo sopra)
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  6. #6

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    Re: Acciaccature o che altro?

    Citazione Originariamente Scritto da Ctrl_alt_canc
    Citazione Originariamente Scritto da FrankRanieri
    Citazione Originariamente Scritto da nubechefugge

    ma anche nelle registrazioni? che palle...maledetta droga...

    Ciao, temo proprio di si, anche nelle registrazioni a volte si sente che hanno fatto dei taglia-incolla, specie sui finali... ho un paio di album di lee morgan credo con hank mobley dove si riesce a capire che il finale è stato messo lì per precisi motivi...
    Comunque se leggi le biografie di Coltrane o di Davis ne parlano apertamente...
    Bird si faceva prima e dopo aver inciso...e c'erano dei pusher che aspettavano in sala regia per vendergli la roba tra una take e l'altra. In più Bird a volte non avendo da pagare "regalava" alcuni diritti di qualche suo brano... è bruttissimo da dire però è quello che è scritto da tutti...
    Idem per Coltrane, cannonball, stan Getz, Dexter, ecc. ecc. nessuno ne è stato immune purtroppo...

    si è proprio la seconda...è anche un bellissimo modo per dare espressione ad una frase,puoi farlo anche spesso delle ballad,ti permette di far "piangere" (a me da quell'idea) il tuo sax in modo molto umano...ha anche un nome sta tecnica,asp che lo cerco
    ecco si,si chiama portamento, che è la stessa cosa del bending,solo che viene usato per gli attacchi...il bending nei fraseggi (come consigliavo sopra)
    Se ti interessano le tecniche per "umanizzare" lo strumento, si può anche simulare una risata col sax...
    A presto
    Frank
    in cerca di stimoli, ma la vedo dura.....

  7. #7

    Re: Acciaccature o che altro?

    no beh era per dire :lol:

    come fai a farlo "ridere"? soffi d'aria molto rapidi con una nota grave?
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  8. #8

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    Re: Acciaccature o che altro?

    Citazione Originariamente Scritto da Ctrl_alt_canc
    no beh era per dire :lol:

    come fai a farlo "ridere"? soffi d'aria molto rapidi con una nota grave?
    Ciao,
    per farlo ridere scegli una nota del registro medio-grave, tipo fa, mi, o anche un re all'occorrenza.
    Poi imboccando normalmente soffi e sempre mentre stai soffiando molli la presa dell'imboccatura. Crei in questo modo un bending verso il basso. Se poi ci aggiungi un attacco della nota SENZA lingua ma solo di flusso d'aria e soffi ad intervalli come se ridessi tipo AAAAH...AAAHHH AAAHH, vedrai che viene fuori una risata. Ovviamente si può fare anke con le note acute... nel liscio lo fanno...però è molto più cool farlo cercando di imitare un registro umano vero...
    Frank.
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  9. #9

    Re: Acciaccature o che altro?

    :lol: mi sa che mi è gia successo di provarci,non per farlo ridere,così per provare...! ora è presto piu tardi di dico come è andata :yeah!)
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  10. #10
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    Re: Acciaccature o che altro?

    Citazione Originariamente Scritto da FrankRanieri
    [...]
    Comunque se leggi le biografie di Coltrane o di Davis ne parlano apertamente...
    Bird si faceva [...]
    Idem per Coltrane, cannonball, stan Getz, Dexter, ecc. ecc. [...]
    Sì, purtroppo è vero, però bisogna anche stare attenti a quello che è realmente accaduto: per esempio Bird che ci era caduto dentro da ragazzino, quando ancora non aveva ben capito quanto grave e condizionante fosse per la sua vita, cercò in diversi periodi di liberarsi dalla schiavitù dell'eroina, passando alcuni periodi senza usarne, e per compensare ricorse all'alcohol; quando era in California (il suo spacciatore lÃ* era Moose The Mooche) a un certo punto non trovò più di che bucarsi a causa della pressione dell'anti-narcotici, ed andò in crisi di astinenza (la registrazione di Lover Man fu fatta in quel momento) e venne ricoverato al Camarillo per, mi sembra, alcuni mesi. Quando ne uscì finì di fare altre registrazioni per la Dial, e quando tornò a NYC dove fece altre registrazioni per la Savoy era ancora pulito e pieno di energia, per poi ricaderci inevitabilmente. Lui cercò sempre di scoraggiarne l'uso; Red Rodney raccontò che iniziò a farsi proprio seguendo Parker, e dopo il primo fix non vedeva l'ora di andare a raccontarlo a Bird, come a dire 'ora anch'io faccio parte del club', e Bird si arrabbiò moltissimo!
    Davis nel 1953 per liberarsi dell'eroina dopo 4 anni di dipendenza, si ritirò nella tenuta del padre a St.Louis, e con una volontÃ* di ferro e l'esempio di Sugar Ray Robinson, il pugile, vi riuscì completamente.
    Anologamente anche Coltrane riuscì ad uscire dal tunnel della droga, dopo che venne licenziato da Davis proprio per questo motivo, pochi anni dopo; una cosa simile accadde anche a Sonny Rollins, che si ritirò dalla scena non solo per praticare, ma per disintossicarsi, e ritrovare il proprio equilibrio creativo e fisico.
    Insomma, quelli che riuscirono a liberarsi da questa schiavitù, sopravvissero e continuarono la loro brillante carriera nonostante l'ambiente e la droga; molti altri, a dispetto della loro eccezionale sensibilitÃ* e talento, perirono prematuramente a causa degli stessi motivi. Infine attenzione a non generalizzare: molti grandi musicisti jazz non hanno mai avuto a che fare con le droghe, specialmente quelle che danno dipendenza (stupefacenti): Horace Silver, Thelonious Monk, Duke Ellington, Clifford Brown, etc...
    Who's the greatest band around,
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  11. #11

    Re: Acciaccature o che altro?

    Molti grandi musicisti jazz non hanno mai avuto a che fare con le droghe, specialmente quelle che danno dipendenza (stupefacenti): Horace Silver, Thelonious Monk, Duke Ellington, Clifford Brown, etc...
    ctrl_alt_canc......


    Preziose informazioni cmq!
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  12. #12

    Re: Acciaccature o che altro?

    ............e che di dire poi di J. Colrane che morì a 40 anni di cancro! Mi piacerebbe molto sentire la spiegazione di qualche esperto sul perchè molti grandi della musica jazz si sono resi schiavi della droga che ne ha minato se non compromesso o distrutto la carriera. Droga quale mezzo per.....ma i grandi non ne avevano bisogno. Per disagio ambientale? Per emulazione? Qual'è la vostra opinione?
    nubechefugge

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  13. #13

    Re: Acciaccature o che altro?

    Io credo che un Grande viva una vita difficilissima... Una vita che corre veloce come un treno, che lo rende "diverso".... Se pensiamo anche ai Grandi della classica, come Mozart.. accidenti, non erano pazzi, anzi, eppure facevano di tutto per autodistruggersi.. Credo sia il fatto che queste persone vedono la vita ad una velocitÃ* diversa... con dei colori e suoni diversi.. Da qui nasce la voglia inconscia di accelerare di più, di correre più forte lungo la vita... solo che più corri e prima arrivi alla fine.
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  14. #14
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    Re: Acciaccature o che altro?

    Dici benissimo Lan. Bisogna anche tener presente che ognuno è differente, ha una storia ed una sensibilitÃ* unica con cui elabora la propria esperienza della vita. Dizzy Gillespie e Charlie Parker hanno vissuto lo stesso mondo, inventato e suonato la stessa musica, condiviso i sacrifici per eccellere con il loro strumento, combattuto le stesse battaglie sociali e culturali; Gillespie è un gatto di cittÃ* e Parker uno di campagna, uno si è accasato presto ed ha vissuto una vita emotivamente stabile, l'altro era giÃ* alla deriva, trasportato dalle insidiose correnti della propria tossicodipendenza. Entrambi per me sono stati musicalmente geniali (forse Bird era addirittura oltre la genialitÃ*), ma Dizzy aveva un carattere ben differente, stando saldo contro le pressioni del mondo esterno, e come lui Max Roach, Charles Mingus e tanti altri.
    La teoria di MalcomX secondo cui il potere bianco cercava di minare l'uomo negro facendo leva sulle sue debolezze, può essere condivisibile; solo la comunitÃ* nera era in grado di auto-disciplinarsi ed aiutarsi vicendevolmente, condizionata com'era dalla povertÃ* e dalla discriminazione. Forse la conflittualitÃ* non si è ancora estinta, ma dei passi avanti sono stati fatti, in USA.
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  15. #15

    Re: Acciaccature o che altro?

    non ho tempo di leggere le vostre risposte...butto li quello che mi è venuto in mente poi casomai rivedo :DDD:

    Io credo che un Grande viva una vita difficilissima
    ghandi non si drogava,neppure madre teresa di calcutta,o hitler o einstein....non mi sento di usare questo mezzuccio per scusarli :zizizi))
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