Citazione Originariamente Scritto da FrankRanieri
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Comunque se leggi le biografie di Coltrane o di Davis ne parlano apertamente...
Bird si faceva [...]
Idem per Coltrane, cannonball, stan Getz, Dexter, ecc. ecc. [...]
Sì, purtroppo è vero, però bisogna anche stare attenti a quello che è realmente accaduto: per esempio Bird che ci era caduto dentro da ragazzino, quando ancora non aveva ben capito quanto grave e condizionante fosse per la sua vita, cercò in diversi periodi di liberarsi dalla schiavitù dell'eroina, passando alcuni periodi senza usarne, e per compensare ricorse all'alcohol; quando era in California (il suo spacciatore lÃ* era Moose The Mooche) a un certo punto non trovò più di che bucarsi a causa della pressione dell'anti-narcotici, ed andò in crisi di astinenza (la registrazione di Lover Man fu fatta in quel momento) e venne ricoverato al Camarillo per, mi sembra, alcuni mesi. Quando ne uscì finì di fare altre registrazioni per la Dial, e quando tornò a NYC dove fece altre registrazioni per la Savoy era ancora pulito e pieno di energia, per poi ricaderci inevitabilmente. Lui cercò sempre di scoraggiarne l'uso; Red Rodney raccontò che iniziò a farsi proprio seguendo Parker, e dopo il primo fix non vedeva l'ora di andare a raccontarlo a Bird, come a dire 'ora anch'io faccio parte del club', e Bird si arrabbiò moltissimo!
Davis nel 1953 per liberarsi dell'eroina dopo 4 anni di dipendenza, si ritirò nella tenuta del padre a St.Louis, e con una volontÃ* di ferro e l'esempio di Sugar Ray Robinson, il pugile, vi riuscì completamente.
Anologamente anche Coltrane riuscì ad uscire dal tunnel della droga, dopo che venne licenziato da Davis proprio per questo motivo, pochi anni dopo; una cosa simile accadde anche a Sonny Rollins, che si ritirò dalla scena non solo per praticare, ma per disintossicarsi, e ritrovare il proprio equilibrio creativo e fisico.
Insomma, quelli che riuscirono a liberarsi da questa schiavitù, sopravvissero e continuarono la loro brillante carriera nonostante l'ambiente e la droga; molti altri, a dispetto della loro eccezionale sensibilitÃ* e talento, perirono prematuramente a causa degli stessi motivi. Infine attenzione a non generalizzare: molti grandi musicisti jazz non hanno mai avuto a che fare con le droghe, specialmente quelle che danno dipendenza (stupefacenti): Horace Silver, Thelonious Monk, Duke Ellington, Clifford Brown, etc...