Citazione Originariamente Scritto da saxerio
I materiali di un Selmer non possono e non devono essere gli stessi di uno cinese (...) percentuale di rame, bronzo nichel......in che misura? E che tipo di trattamento subiscono? Questi sono tutti segreti dei brevetti di costruzione, altrimenti finiremmo col dire che sono tutti uguali!! Nel modo più assoluto!!
Il rame è un metallo. Il bronzo è una lega. Il nickel è un metallo. Il ferro è un metallo, l'acciaio è una lega
Non facciamo confusione sui fondamentali...

Non c'è nessun brevetto sulla lavorazione. Se ci fosse... quando decade il brevetto... tutti comprano il brevetto e costruiscono un Selmer uguale, chissà dove.
Semmai potrebbero essere segreti industriali... ma comunque non avrebbe molto senso.
La realtà può essere un'altra: analisi costi/benefici.
E mamma Selmer su questo ha tanto da insegnare, considerando che loro sono sempre i primi a lavorare in termini di ottimizzazione dei costi di produzione (vai a vedere come costruivano le campane 5 anni fa' e come le costruiscono adesso!)

Vuoi copiare (parzialmente!) un Mark VI... prendi un Mark VI... lo fai a pezzi... fai radiografie, analisi chimiche e micrografiche, poi compri la stessa lega e ci fai gli stessi trattamenti termici... e... bingo!
L'hanno già fatto, per altro.
Non è fantascienza... sono che anche alcuni artigiani fanno...


Per produrre i pezzi del corpo di uno strumento le opzioni possibili sono limitate.
Le lavorazioni, come ben sai devi farle a freddo, altrimenti "ciao geometrie/dimensioni".
Assemblato il corpo, poi puoi giocare sulla metallurgia del materiale... non prima!!!
In base a questo... hai una scelta limitata anche sulla scelta dei materiali (del corpo!!!!).
Seguendo le stesse lavorazioni che si usano su leghe di rame (specifiche)... per esempio, non potresti MAI (e in nessun modo) realizzare uno strumento in acciaio o in alluminio.
Si usano ottoni o bronzi solo perchè sono leghe estremamente lavorabili a freddo.
Questa è fisica, non chiacchere o propaganda 5 Stelle... :lol:


Citazione Originariamente Scritto da saxerio
Se provi gli strumenti davanti ad un frequenzimetro (e ti parlo da ingegnere elettronico), ti rendi conto che alcuni esaltano certe frequenze che altri tagliano. E' quello il segreto della voce, del sound e della complessità del suono di uno strumento musicale. Gli strumenti vintage, magari per quello che dici tu, hanno uno spettro di frequenza più ampio di un sax verginello che esce dalla catena industriale e che deve essere ancora sfogato.
Sono stronzate.

È il design complessivo dello strumento (quindi non solo il "tubo"... ma anche quello che c'è sopra... e sotto!) che fa il suono... il materiale interviene per altri aspetti... ma ha una rilevanza, ma minima... in qualche caso difficilmente apprezzabile. Perchè la percezione umana è mediata anche dalla risonanza del corpo (ascolto interno)
Queste sono cose studiate e sperimentate... ci sono trattati di acustica dove tutto è modellizzato con un formalismo matematico.
È FISICA!!!

Lo strumento vintage suona "diverso" dallo strumento moderno... perchè è "macroscopicamente" diverso.
E se c'è una differenza macroscopica, è quasi automatico che anche microscopicamente ci sia qualcosa di diverso, però non ci sono modelli fisici esatti, sono considerazioni che si fanno su una base statistica.

Se ti hanno convinto del contrario... ti hanno mentito, deliberatamente!
Sarebbe come arrampicarsi sugli specchi... fidati!


Invece...
Ti piace di più lo strumento vintage?
Eccellente! Anche a me piacciono alcuni strumenti "antichi".

Però...
Fisica è fisica.
Gusti personali son gusti personali.