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Discussione: vintage:perche‘?

  1. #16

    Re: vintage:perche‘?

    Senza spendere troppi soldi io, che amo profondamente la timbrica dei grassi, ci ho messo parecchio tempo a trovare un pro 2000 prime matricole proprio perchè avendo avuto un professional normale ero innamorato di q

  2. #17

    vintage:perchè?

    Perchè vintage....beh...questione di innamoramenti e di feeling ...ma anche di quattrini !!! Mi sono svenato per comprarmi il Mark VI! Quando finalmente ho avuto la possibilità di comprarlo ed ho provato il mio attuale Mark VI me ne sono subito innamorato! Aveva il suono che ho sempre avuto in testa...quello che senti nei dischi ma che dici non riuscirai mai a riprodurre...e che nel contempo non ero mai riuscito a trovare su altri sax (peraltro bellissimi esemplari...ricordo un Conn tenore provato da LordSax e un SBA provato a Quarna al masterclass che effettivamente suonava da Dio ma costava ancora più del mio attuale Mark...mi ci voleva il mutuo) . Ciò non toglie che mi piaccia suonare anche strumenti moderni, infatti in firma ho pure un soprano Yamaha fine anni 90 e un alto R1 prodotto da pochi anni dalla ditta Rampone. In ogni caso il consiglio è di non provare mai i vintage, ve ne potreste innamorare e rimanere affetti da GAS! (Get Another Sax)
    Ultima modifica di fbisbo76; 6th October 2014 alle 22:56 Motivo: titolo
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  3. #18

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    Citazione Originariamente Scritto da giosuei Visualizza Messaggio
    I vintage sono fatti a mano
    Non so quanto si possa generalizzare. Una delle novità che Mr. Conn introdusse nella sua fabbrica, rispetto ai francesi, era l'alto livello di "automazione". Durante la seconda guerra mondiale la sua fabbrica poté infatti essere convertita facilmente in fabbrica di dispositivi militari. La stessa Selmer è sempre stata dotata di macchinari avanzati.

    La differenza tra un vecchio prodotto industriale e uno nuovo è nei procedimenti. Le vecchie macchine si limitavano a profilare lo strumento con procedimenti tradizionali automatizzati. Le moderne fabbriche usano sistemi a pressione liquida, che oltre a piegare il metallo più in fretta richiedono un metallo diverso (più malleabile, e quindi con più stagno).

    I migliori produttori usano ancora un sistema ibrido come quello dei produttori di 'vintage' pregiati. Yanagisawa, ad esempio, usa macchine che piegano il metallo (di qualità), ma assembla e rifinisce a mano. Dovrebbe fare lo stesso Yamaha con la serie Custom.

    Io sospetto che tra uno strumento di alta qualità tradizionale ed uno moderno non ci siano differenze qualitative, ma semmai di impostazione (lega e meccaniche diverse; certe leghe oggi sono impossibili da usare, per l'alto contenuto di sostanze tossiche come il piombo e lo zolfo). Se il confronto è tra un buon Mark VI e un discreto 475, è chiaro che il vecchio professionale prevarrà sul moderno intermedio.

  4. #19
    Anche se non si può fare un parallelo essendo il sax uno strumento molto diverso, basta chiedersi perchè i grandi concertisti che suonano il violino spendono cifre impossibili per uno Stradivari o un Guarnieri, a seconda del repertorio che suonano. Il mondo del sax nasce in una realtà già industrializzata, quindi non esistono strumenti paragonabili a quelli dei due liutai più famosi del mondo, tuttavia, per la mia esperienza, non serve a molto parlare di suono e basta per capire, la vera grande differenza tra un sax vintage di qualità, che non abbia subito trattamenti traumatici, e un moderno sax artigianale ben costruito e ben rifinito, è nella personalità che un vintage può esprimere, nelle possibilità espressive e timbriche che un sax moderno non possiede, per quanto riguarda suono e meccanica invece ci sono stati degli evidenti miglioramenti, ma a costi molto elevati.
    ____________________________________________
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  5. #20
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    ...dopo aver letto questo topic mi vien voglia di non vendere il mio grassi wonderful 78, potrei pentirmene ?


  6. #21

    vintage:perchè?

    Citazione Originariamente Scritto da zkalima Visualizza Messaggio
    Anche se non si può fare un parallelo essendo il sax uno strumento molto diverso, basta chiedersi perchè i grandi concertisti che suonano il violino spendono cifre impossibili per uno Stradivari o un Guarnieri, a seconda del repertorio che suonano. Il mondo del sax nasce in una realtà già industrializzata, quindi non esistono strumenti paragonabili a quelli dei due liutai più famosi del mondo, tuttavia, per la mia esperienza, non serve a molto parlare di suono e basta per capire, la vera grande differenza tra un sax vintage di qualità, che non abbia subito trattamenti traumatici, e un moderno sax artigianale ben costruito e ben rifinito, è nella personalità che un vintage può esprimere, nelle possibilità espressive e timbriche che un sax moderno non possiede, per quanto riguarda suono e meccanica invece ci sono stati degli evidenti miglioramenti, ma a costi molto elevati.
    Quoto in toto Zkalima! La stessa cosa dicasi ad esempio per i bassi elettrici music man degli anni 70...sono ricercati perchè sono strumenti ricchi di personalità e con una sonorità jazz che si presta a fargli suonare tutti i generi.
    E' la flessibilità e la possibilità di cambiare genere con facilità con lo stesso sax a fare anche la differenza. Per questo ad esempio i Mark VI sono ricercati....oltre al fatto che hanno una meccanica ed un'ergonomia eccezionale (ma quella ad esempio si può trovare pure sui sax moderni come Yamaha o Yanagisawa). Inoltre non ultime sono le sensazioni che rimanda lo strumento al suonatore che fanno molta differenza. Provate a smettere di suonare il vostro vintage per un pò ...suonate altri sax moderni e poi riprendete il vintage e capirete.
    Ultima modifica di fbisbo76; 8th October 2014 alle 13:46
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