ripeto un discorso assolutamente scontato.
l'apertura da sola è poco significativa.
la forma del bocchino , la curva e tutto il resto comporta enormi diversità sulla produzione del suono.
per non parlare del tipo di ancia della sua forma del suo materiale del suo spessore.

oggi per verificare lo stato di salute mio e del sax ho provato tre dei miei bocchini preferiti.
un francois louis 9 con una ancia media bari.
e due guardala liebman uno più facile ed uno che si prende tanta aria.
(che dovrebbero essere otto ed una altro sette stella)
con ancia hm sempre bariche sono un po più spesse della precedente la m

il bocchino più aperto il nove mi consente di suonare con una cera leggerezza e di gestire la dinamica sul registro basso.
sul registro acuto perde un po di corpo e volume (niente di particolarmente rilevante ) ed infatti in questo periodo suono con questo.
fatica nulla , e per suonare non c'è bisogno di spingere come un dannato .
il suono complessivamente è meno centrato (sul registro basso tende a gonfiarsi).

il guardala più aperto (che è stato il mio bocchino per parecchi anni) risulta quasi incontrollabile .
una fatica che mi porta sempre al limite.
una semplice frase di poche note necessita della massima attenzione perchè rischio di non arrivare alla fine.
per suonare è come se dovessi salire su di giri.
certo il suono non ha rivali quando suono il Bb basso trema l'armadio ed il registro acuto è scolpito .
la fatica è grande e le frasi durano pochi secondi poi vado in apnea.
(suonare da seduto è impensabile).


anche io come il Nero per anni mi sono tenuto su rapporti medi.
posso solo aggiungere che anche un bocchino chiusissimo con l'ancia adatta (particolarmente dura ) si può ottenere un bel suono aperto.

ho ascoltato l'esempio al soprano e chiedo che ancia è montata ?
per me è una 3 o più.
i soloist sul soprano e non solo sono un riferimento sicuro