peccato però che chi non ha ancora sviluppato un senso ritmico sufficiente spesso non riesce a coordinare le azioni del suonare con il movimento del piede. Ho notato che molto spesso chi ha questi problemi non riesce a garantire una regolarità ritmica sufficiente e il risultato è quello di peggiorare soltanto la situazione.
Utilizzando l'esercizio con la cosiddetta "passeggiata" si è obbligati ad essere regolari (provate a camminare con due velocità diverse e ditemi se non è più semplice camminare con passo regolare) di conseguenza si tende ad eliminare la "casualità" di dover gestire un movimento "alieno" alle nostre abitudini come quello di alzare ed abbassare ritmicamente un piede.
Inoltre battere il piede è un difetto come già segnalato che può arrecare disturbo agli altri musicisti e, credetemi, ci sono tanti professionisti e semi-professionisti che non avendo preso di petto il problema se lo portano avanti fino in età avanzata arrecando disturbo agli altri, senza contare poi che tali movimenti risultano udibili se si suona in un palco di legno e/o con amplificazione.
In primis occorre CAPIRE il ritmo e la suddivisione, e per questo suggerisco un ottimo testo di solfeggio di un grandissimo compositore del novecento: "Teoria musicale e Solfeggio" di Paul Hindemith il quale propone un approccio allo studio del ritmo molto più naturale volto a interiorizzare le suddivisioni mediante esercizi pratici (addirittura i primi esercizi non richiedono nemmeno la lettura di uno spartito, ma credetemi, sono tutt'altro che semplici). Di sicuro ci saranno anche altri testi, magari indirizzati a un pubblico di percussionisti/batteristi che varrebbe la pena consultare.