A proposito della trasposizione all'ottava, stavo vedendo che cosa ha fatto Brahms con le sue sonate per clarietto o viola. Se la viola rischia di finire in un registro scomodo o un po' afono, traspone un'intera frase all'ottava inferiore, dove la viola suona decisamente meglio. Se si presenta l'occasione di un salto notevole in mezzo alla frase, traspone anche in quel caso.

Sulla viola viene a volte aggiunta anche una strappata, che nello strumento ha valore di accento, e rende più sicura l'intonazione della nota alta. Dove funzionano, aggiunge corde doppie.

Quello che mi sembra non faccia mai è cambiare la melodia (sostituendo una nota con un'altra dell'accordo). Considerato quanto sono importanti in lui i motivi e la loro riconoscibilità, immagino che la conservazione del profilo melodico sia fondamentale.

Insomma, quello che si deduce dalla corrispondenza con l'editore è verificato in partitura: la trascrizione non deve essere pedissequa, ma deve adattare il pezzo allo strumento su cui si 'sposta'.

Paolo