Ho capito come eravamo messi quando ho frequentato un corso universitario di musica in Canada. I sotterranei della facoltà erano pieni di piccole aule pesantemente insonorizzate. Bastava prenotare la propria ora, e si poteva entrare fino a tarda sera digitando il codice di accesso. La settimana prima degli esami il sito era aperto fino alle quattro di notte.

Nella sala grande poteva esserci l'orchestra sinfonica regionale che provava, ma non ci si dava fastidio (io ho provato un mio pezzo per violino solo tutto in ppp, e l'orchestra lì accanto non si sentiva proprio).

Ma non sono loro ad essere strani: se si apre una scuola, qualche possibilità di studio agli studenti bisognerà pur darla.

Ah, le rette universitarie americane? Più o meno come alla Statale di Milano, poco più alte che nelle Marche, e in rapporto ai loro stipendi meno care che da noi.

Paolo