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Discussione: Selmer presenta Seles, nuova linea low budget

  1. #46

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    Re: Selmer presenta Seles, nuova linea low budget

    ...pare che qualcosa si muova:

    Presence Clarinet

    - Key: B-flat and A
    - Tuning: 440-442 Hz
    - Barrel: 66,5 mm
    - Keywork: silver-plated or nickel silver
    - Adjustable thumb rest
    - Valentino pads
    - Optional E-flat lever
    - Henri SELMER Paris hard rubber mouthpiece
    - SeleS case

    ulteriori info http://www.seles.fr/en/clarinette-presence-seles
    sax: soprano R&C Super Fism Barbéz
    Otto Link Tone Edge "Early Babbitt" 7 + Rovner Dark
    Vandoren V5 Jazz S35 + Vandoren Optimum
    Ance ...per il momento chi passa passa.

  2. #47

    Re: Selmer presenta Seles, nuova linea low budget

    ...quindi alla fine sono partiti dai clarinetti come aveva detto Kessler Music....

  3. #48

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    Re: Selmer presenta Seles, nuova linea low budget

    Citazione Originariamente Scritto da Jason Kessler
    ...quindi alla fine sono partiti dai clarinetti come aveva detto Kessler Music....
    ...preferisci un applauso oppure un ...e ar popolo? o ancora qualcosa di più colorito? Anche qui si fa a gara a chi ce l'ha più lungo? La rete è piena di rumors per ogni articolo di marca salvo poi nella buona parte essere smentiti dalle uscite ufficiali. Fino a che non vedo non credo e per il momento Selmer o non Selmer ho chiesto a loro info il 28 Maggio e ancora non hanno risposto. Forse non sono più abituati a percorrere la via della seta e la risposta porta ritardo...
    sax: soprano R&C Super Fism Barbéz
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  4. #49

    Re: Selmer presenta Seles, nuova linea low budget

    .

  5. #50

    Re: Selmer presenta Seles, nuova linea low budget

    Citazione Originariamente Scritto da il nero
    Ora davvero non ricordo,ma la linea low cost della Selmer l'ho solo immaginata e,se no,che fine ha fatto,chi la costruiva,qualcuno se li ricorda questi sax? Mi pare qualcuno dicesse li faceva Conn...dove?
    per rendere il quadro più completo,se c'è qualcuno che ricorda o sa,sarebbe utile conoscere cosa ne è stato.
    il nero :saxxxx)))

    Dovrebbe essere questo quello che intendi te

    http://www.conn-selmer.com/en-us/
    "È che penso a tutta quella gggente che soffre e combatte quotidianamente per la libbertà!"
    (cit. http://youtu.be/7qe-dHunrlY?t=9m51s )
    Free Phatenomore!
    "...Stay hungry Stay Il_Dario..." cit.

  6. #51

    Re: Selmer presenta Seles, nuova linea low budget

    Sì,son quelli di cui parlavo.
    Tra le tante cose che non so (e che vedo ora) è che anche yanagysawa appartiene al gruppo Selmer.
    il nero :saxxxx)))

  7. #52

    Re: Selmer presenta Seles, nuova linea low budget

    premettendo che sono stato posessore di un super action 80 II serie del 1986 sistemato da messori,ed era un esemplare di quelli buoni, ho venduto questo sax,ora ho un grassi di produzione taiwan pagato niente,la meccanica non ha nulla da invidiare al selmer ,e il timbro mi piace molto di piu....
    quello che voglio dire dopo aver visto il video è che molti hanno continuato a comprare selmer solo per il nome,cercando di convincersi che quei prezzi folli erano dovuti all'ecellenza del prodotto, anche se da molti anni i selmer non sono più "i migliori" sax.
    tutti a criticare le aziende (come alcune italiane ripamonti grassi ecc.) che producono in taiwan,e vendono sax che hanno una qualità prezzo fantastica,
    e adesso tutti entusiasti perchè la selmer si mette a fare sax low badget.....tra un po di mesi sentiremo dire che i seles sono dei sax stupendi solo perché sono selmer.......
    io vi dico che a mio parere, vintage a parte,l'eccellenza del sax moderno si trova a taiwan,dovete farvene una ragione....
    alto sml super 1948 70xx
    alto martin indiana 49xxx
    tenore martin indiana 61xxx
    vandoren a35/legere signature
    vandoren v16/legere american cut

  8. #53

    Re: Selmer presenta Seles, nuova linea low budget

    Uhmmm... no, non ci siamo.

    L'economia a Taiwan è diversa.
    In Europa hai una grande azienda, che si avvale di un indotto.
    A Taiwan hai tanti terzisti (indotto) che si mettono insieme per creare un marchio da mettere sul mercato.

    Il risultato a livello pratico non è molto differente.
    A livello filosofico e commerciale viene a mancare la vera filosofia sul prodotto.


    Se la Selmer non avesse creato il Mark VI... la Yamaha e la Yanagisawa non l'avrebbero "copiato". Poi Yamaha ci ha messo 20 anni per arrivare a una certa popolarità sui sassofoni (Yanagisawa ancora di più).

    Da 10/15 anni, a Taiwan hanno cominciato a copiare il Mark VI... e il risultato è quello che si vede in giro.

    I marchi europei creano prodotti nuovi... spingendo la gente e comparli (e la Selmer, per il suo target di mercato ci riesce sia con sassofoni che con clarinetti).
    I marchi di Taiwan invece offrono solto quello la gente vuole: uno strumento che assomigli il più possibile a un Mark VI.

    ... quindi dipende da che punto di vista osservi la cosa.
    Da Taiwan arriva tanta roba... il livello medio (... medio) (da un punto di vista prettamente produttivo) non è comparabile da quello che esce dalla fabbrica Selmer, non lo sarà mai. Il resto è una questione di gusti (e questo penalizza un po' i prodotti Selmer).
    Ma è anche normale... Selmer produce solo strumenti "professionali".
    Da Taiwan attualmente in Europa... arrivano più strumenti da studio, che strumenti professionali (come numero).

  9. #54

    Re: Selmer presenta Seles, nuova linea low budget

    Insomma, prima di nominare Selmer bisogna lavarsi la bocca con l'aceto. :doh!:
    io credo che il marchio Selmer stia facendo un bel giro di parole, produrranno semilavorati in qualche parigi cinese, come quella che ci ha mostrato Tommy, e uscirà un prodotto medio come la maggior parte di quelli che ci sono oggi sul mercato, avrà degli aspetti vantaggiosi e altri deludenti, come può essere un sax medio, (La gloriosa Hammond produce cloni digitali che non giustificano il costo e ha sul mercato concorrenti che dal punto di vista digitale le sono molto superiori), daltronde il top di gamma Selmer non è più quel granchè di sax e il prezzo è veramente esoso per quello che offre.
    In fondo anche la Conn ha dovuto rassegnarsi a diventare un marchio fra i tanti dopo esser stata regina indiscussa, non vedo perchè non si accetti lo stesso da selmer, vuol dire che saliranno ancora di più i prezzi dei MK VI vintage e qualche principiante sarà sedotto dalla parentela di marchio, come se ci fosse una qualche magia nel nome, (aver avuto un bisnonno ammiraglio non ci fa lupi di mare), quello che vedo male è il livello reference.
    L'altra ipotesi è che in Francia ci siano stabilimenti attrezzati a produrre sax in cui lavorano cinesi, come è successo in italia con la pelletteria di lusso, le scarpe e l'industria degli stracci a Prato, a leggere i commenti in effetti sembra che a molti stia sfuggendo che l'Europa è al tramonto industriale, culturale e politico, tutti delocalizzano, se possono, e gli altri si arrampicano sui vetri con le favole più illusorie circa la propria capacità produttiva.
    Il problema della Selmer, questa è l'opinione che mi sono fatto, è principalmente il fatto che il suo top di gamma è lontano dall'eccellenza, non è più la ferrari dei sax.
    ____________________________________________
    Ten Conn Transitional M 262XXX
    Berg Larsen 120

    Ten Weltklang
    selmer metal classic H rw by me

    Alto Conn 6m 326***

    Sop Yanagisawa S 801
    Selmer metal classic G

  10. #55

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    Re: Selmer presenta Seles, nuova linea low budget

    Magari non c'entra niente, ma voglio ricordare una cosina a proposito degli strumenti fatti a Taiwan.

    Un tempo, Jupiter faceva flauti che correvano dietro a Yamaha. Il Giappone era il modello di una nazione sotto perenne minaccia atomica da parte del vicino cinese, e che in mezzo all'ansia continuava a crescere imitando il vicino orientale. L'indistinto cinese della mainland cedeva il passo, sull'isola bella, ad un'idea poetica e un po' antica dell'essere cinesi.

    Ad un certo punto, Jupiter compra Altus e assume il maestro Bennet per farsi fare una serie di flauti che non siano più copie, ma originali. Il risultato è un flauto (il DiMedici) accolto così così dal mercato e molto bene dalla critica. Progetto affossato dalla stessa Jupiter con un nome che ricorda i fettuccini Alfredo, e un sito internet che nemmeno un cantinaro. Però continua a vivere nella punta dei modelli economici (700, 900).

    Da dove viene il cinema migliore, quello che entra subito negli annali del cinema? Da Taiwan e dalla Corea del Sud. La Francia investe ancora molto in cultura, ma da anni sta arretrando paurosamente (lezione di cinema con il miglior critico francese: io e una ragazza russa gli stiamo dietro e capiamo cosa dice, i ragazzini della classe vogliono il cinema commerciale americano, e dopo la lezione vogliono andare a farsi un hamburger).

    Viviamo di miti. Abbiamo ancora i più grandi artigiani, capaci di rinnovare il settore e di passare il mestiere ai giovani, ma li ammazziamo chiedendogli di essere quelli che erano cinquant'anni fa e di clonare se stessi. Intanto l'oriente va avanti, e inventa le Yamaha e le Yanagisawa, che non sono tenute a continuare ad essere delle Selmer dei tempi andati.

    Paolo

  11. #56

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    Re: Selmer presenta Seles, nuova linea low budget

    OT Non sono molto daccordo sui concetto espressi sulla filosofia della produzione industriale Orientale. A livello fotografico ad esempio ci sono aziende che iniziano ad essere ben presenti da anni sul mercato sia come produzione che come ricerca. Addirittura un'azienda coreana è riuscita a produrre un particolare obiettivo con delle soluzioni tecniche che finora neanche le blasonate Nikon e Canon erano riuscite ad introdurre (Nikon stessa ad esempio produce in Cina). In Inghilterra sta spopolando una moto Enduro che costa nulla rispetto alle prestazioni, la Zongshen RX 3, la stampa specializzata la descrive come una copia della BMW per il design ma ne elogia l'assoluta affidabilità del motore (l'azienda è specializzata nella produzione di motori) l'ottima tenuta di strada e il prezzo, 4500 € ...ve la dovete andare a prendere oltre Manica, al momento nessuno la importa in Italia.
    La Cina in particolare sta producendo degli sforzi industriali enormi sia come progetti che come capitali investiti. Ha iniziato la costruzione di una ferrovia adibita esclusivamente ad uso commerciale che partendo dal cuore del paese arriverà al centro della Germania con un risparmio sulla movimentazione delle merci notevole. In Africa stanno costruendo (gratis) aziende manifatturiere dotandole però di tutte le infrastrutture per chi ci dovrà lavorare a cominciare dalle abitazioni. Un discreto schiaffo a livello economico lo ha dato recentemente all'America commissionando alla Boeing l'acquisto di cinquanta Jumbo... Sempre a livello aeronautico la Cina ha iniziato con notevole successo a produrre lei stessa aerei per il trasporto passeggeri con una politica di vendita piuttosto innovativa.
    Per finire vorrei far notare che negli istituti commerciali di Taranto dall'anno scorso si insegna il cinese...
    Insomma sta tiritera che in Oriente si producono middle shit andrebbe rivista, la storia si ripete, vent'anni fa ricordo le bocche storte per i primi Yamaha, poi tra vent'anni (io penso molti di meno) sarà solo una questione di gusti sonori l'acquisto di un sax.
    Aziende come la Selmer secondo me soffrono perché si sono adagiate sugli allori e non hanno più fatto ricerca e studio. Io credo che è inutile continuare a fare battaglie sul fronte economico, le aziende devono investire in ricerca e creatività, un esempio è la Fazioli che produce 200 pianoforti l'anno (Yamaha ne butta fuori sempre 200 ma al mese) e non sa neanche cosa sia la crisi producendo tutto esclusivamente in Italia. Andate a vedere cosa è un pianoforte per la Fazioli...

    Piccola notazione del tutto personale, ritengo che continuare a scrivere come spesso leggo qui quando si parla dei sax orientali, cinesino o cinese denoti una punta di razzismo.
    sax: soprano R&C Super Fism Barbéz
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  12. #57

    Re: Selmer presenta Seles, nuova linea low budget

    Si può dire che Selmer non sia più il meglio del meglio perché sono i fatti a parlare,lasciando da parte i sax,sono anni ormai che il legno dei clarinetti non si sa che sia e è facile trovare strumenti crettati . è poi sufficiente confrontare un clarinetto di quarant'anni fa con un contemporaneo per vedere che i materiali non sono nemmeno lontani parenti. Certo, si può dire che non si trova più l'ebano bello ma si potrebbe,almeno, curarne la stagionatura e la lavorazione. I cinesi non sono capaci a fare le cose? Ma manco per niente e si stanno allontanando dal copiare certi strumenti e per quel che riguarda il legname,se date un'occhiata alla produzione di violini e archi in genere ne stanno fabbricando di bellissimi non ancora perfettamente verniciati ma poco da dire sulla resa sonora di molti di questi strumenti venduti a prezzi ai quali da noi non si compra il legname per farli. Fanno,certo,anche roba infima e il prezzo lo dice chiaramente:un violino completo di arco custodia eccetera a 70 euro non può essere ben fatto,ma basta spendere un po' di più per non credere ai propri occhi:Sanno fare le cose e "camminano" con una rapidità che fa paura a chi se ne vuole star seduto a ricordare. Penso anche io che l'impresa,da noi,è decaduta proprio per la mancanza di voglia di darsi da fare e investire in innovazione e ricerca sfruttando il vantaggio di essere "avanti" e contentandosi di monetizzare un marchio.Per conquistare il mercato negli anni dopo la metà del secolo scorso Selmer ha comprato tutto quello che poteva dare fastidio ed ha distrutto la concorrenza riducendola ad un livello qualitativo bassissimo,chi sa che non possa oggi comprare tutte le fabbriche cinesi e farle tornare "cinesi"...stavolta,però,potrebbe non essere impresa realizzabile.
    Mi dispiace molto dire queste cose e mi piacerebbe che tutto fosse diverso ma non guardare serve solo a battere la bocca in terra.
    il nero :saxxxx)))

  13. #58

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    Re: Selmer presenta Seles, nuova linea low budget

    Da Sel-mes :lol: è arrivato un bocchino per sax alto:

    http://www.seles.fr/fr/seles-bec-prologue

    Rifinitura esterna molto elegante con doppio logo, viene venduto completo di fascetta e copri-bocchino in un'altrettanto elegante e more is less confezione.
    sax: soprano R&C Super Fism Barbéz
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  14. #59

    Re: Selmer presenta Seles, nuova linea low budget

    Per quanto riguarda l'ultima produzione Selmer ( Jubilee) mi sentirei di dissentire. A parte il mio tenore che ho scelto, tutti quelli che ho provato erano perfetti per meccanica ed intonazione, oltre che per qualità costruttiva. Il suono poi può piacere o meno, ma non vedo una qualità sonora inferiore al mio R1 jazz, sono differenti ma con il giusto setup possono risultare entrambi molto gradevoli all'ascolto. Mentre qualitativamente e strutturalmente oltre che nel suono la differenza l' ho percepita con il serie II precedente e il serie III precedente che pure erano in vendita e mi avrebbero consentito un risparmio di circa 1000 euro
    1) Yanagisawa TWO10 tenore
    keilwert vintage ebanite
    rowner dark - legere signature 2.5
    2) R1jazz argento/oro
    Ottolink early babbit 8
    rowner dark - la voz soft

  15. #60

    Re: Selmer presenta Seles, nuova linea low budget

    Incrociando alcune informazioni che la Selmer ha rilasciato... C'è una buona probabilità che la serie Jubilee (Serie II e Serie III) siano gli ultimi Selmer (alti e tenori) con la campana non saldata.

    Serie II e Serie III (su alti e tenori) sono strumenti pensati per modi di suonare differenti, almeno per come escono dalla fabbrica.

    I Serie II (alti e tenori) sono strumenti che rimangono concepiti per quelle che erano le sonorità classiche in voga negli anni '80 (e che ancora vengono "abbracciate" e "venerate").
    I Serie III (alti e tenori) sono a tutti gli effetti degli "all rounder", pensati per venire incontro a quellei che erano e sono i limiti del Serie II.
    Il resto è solo una quetione di approccio "fisico" allo strumento (sul Serie II "devi levare", sul Serie III "devi aggiungere") e di messa a punto.

    I Serie II sono pensati per "dover suonare levando" quindi hai una resa più "instabile"... proprio questo motivo.
    I Serie III? L'opposto...
    Nulla vieta impostare gli strumenti nel modo duale (Serie II "che suona poco", Serie III "da tenere sotto controllo")... Non è detto che sia una cosa "sensata", ma si può fare.
    Limitatamente all'ambito classico... è una pura e semplice questione di canoni estetici.

    Spesso ci si dimentica che la resa dello strumento non dipende solo dalla corretta tenuta dei tamponi (contro i camini)... È un peccato, secondo me!

    I SeleS, per una questione di costi, credo saranno in qualche modo derivati dai Serie II.
    (Tra l'altro, mi pare che anche sui Prelude by Selmer (o Selmer USA... o quello che è) viene montato un chiver di un Serie II).

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