In realtÃ* credo che abbiamo due visioni diverse dell'approccio allo studio della musica, anche se ti conosco poco e quindi potrei sbagliarmi. L'impressione che mi dai è di non avere voglia di applicarti allo studio della tecnica, e di trovare una facile giustificazione nel dire che "fai jazz". La differenza tra me e te è che tu non considerari lo studio classico (teorico e pratico) come prerequisito dello studio del jazz, ma bensì come un mondo a parte nettamente separato.Originariamente Scritto da Ctrl_alt_canc
Non è che non mi piace il jazz...ma non sono ancora al livello tale del mio studio classico da potermi definire un jazzista...quando la mia insegnante mi dirÃ* (tra un decennio circa, avanti così :lol: ) che sono ad un livello di padronanza dello strumento tale da potermi lanciare nel jazz, lo farò...perchè è lo studio classico che ti dona padronanza dello strumento, non è il sovracuto...o il growl...o che ne so io con cosa giocate voi jazz men autodidatti ;) .
Per dirtela tutta, a fine lezione se avanza tempo un brano jazz lo suono anche..magari senza improvvisazioni estemporanee.
Io spesso vedo persone cui piace la parte vistosa del sassofono, quella che da subito soddisfazioni : il suono gracchiante, il suono potente, il sovracuto, ... ma non si soffermano sullo studio della teoria, delle basi e della tecnica...cose che non danno risultati visibili subito ma che sono necessarie per il passo successivo, quello che ti porta a suonare davvero lo strumento. Se dovessi dirti quante ore ho passato ad esercitarmi sugli attacchi (sì, hai letto bene : sulla prima nota) di non so quanti esercizi, mi prenderesti per pazzo...idem per le frasi conclusive, gli staccati, l'intonazione di alcuni passaggi..e sono solo un principiante, un professionista non lo immagino neppure che sbattimento si deve essere fatto su 'sta roba e su cose ben più difficili. O meglio, lo immagino perchè ho la fortuna di studiare con un professionista dello strumento, che è ad un livello per me inarrivabile nonostante tutto il mio impegno. La mia esperienza è che persone di quel livello suonano indifferentemente jazz, classica, pop, latino perchè hanno una tecnica perfetta, mentre autodidatti che si sono dati subito allo studio del jazz difficilmente possono affrontare un brano di musica classica (e spesso neppure lo vogliono)...sono bravissimi ad improvvisare, un pò meno a suddividere una battuta ed a suonarla correttamente con tutte le indicazioni del caso...e allora tra le due possibilitÃ* preferisco la prima, dato che credo che per valorizzare uno strumento e per avere soddisfazione personale si debba essere in grado di padroneggiare un pò tutti gli stili.
Tutto ciò premesso, al momento io come jazzista ti sono almeno 102 spanne sotto ;)
Comunque, alla fine quel che conta è divertirsi..io mi diverto col metronomo a 160 su un esercizio classico, tu a sparare sovracuti... :saxxxx)))