descrivere le variazioni del suono o anche semplicemente del come viene elaborata l'emissione è davvero difficile.
due aspetti sono facilmente verificabili ma necessitano di riferimenti costanti.
è necessario cioè utilizzare lo stesso setup e verificare cosa comporti il cambiare sax. (prima a livello di emissione e poi di risultato sonoro)
per l'inclinazione della campana la prima cosa che mi viene in mente è il suono percepito.
due sax con campane inclinate diversamente "dirigono" il suono diversamente.
questa diversità diminuisce sensibilmente se si suona davanti ad una parte (per l'attitudine delle parete a "restituire" il suono a chi lo produce).
non è un caso che quando ascolto il suono di un sax suonato da altro sassofonista preferisca sentirlo sia davanti la campana sia anche spostandomi all'interno ad esempio di una stanza chiusa.
questo per avere diversi punti di ascolto. (che a volte mi danno l'idea di piccole variazioni) .
tutto questo che ho descritto si riferisce prevalentemente ad un solo singolo aspetto del suono il volume .
come l'inclinazione influisca su gli altri parametri (intonazione omogeneità timbro a seconda del registro ecc .... ) è quasi impossibile da descrivere.
passiamo all' altro aspetto dimensione della campana e del canneggio.
questo aspetto è legato in maniera inscindibile alla quantità di aria che il sax è in grado di elaborare.
(la famosa colonna di aria)
altri tre elementi contribuiscono a variare questo elemento.
il setup (ancia e apertura del bocchino) , altezza delle chiavi del sax , ed infine stretta (morso labbro ) del sassofonista ed emissione.
poniamo il caso che si riesca a mantenere eguali queste altre variabili , (particolarmente difficile stabilire cosa si intenda per eguale
riferendosi all'altezza delle chiavi posto che i sax sono diversi .....)
cosa succede se si provano due sax uno con il canneggio stretto ed un altro largo.
ritengo che la differenza sia solo "potenziale " :\\: .
il sax con il canneggio più largo è suscettibile di accogliere più aria.
cosa significhi questo in relazione al suono non sono in grado di spiegarlo.
ma alcuni riferimenti comuni sono in grado di darli.
poniamo il caso si è abituati a setup con rapporti estremi (esagerati per apertura o per resistenza).
con questi si riesca a suonare con equilibrio precario ossia al limite delle proprie possibilità accoppiando un sax con il canneggio stretto.
basta cambiare il sax e montarne uno dal canneggio largo per non essere più in grado di suonare .
il volume diminuisce sensibilmente ed il corpo del sax perde di armonici .
non si riesce cioè a saturare il sax di suono.
(o se si riesce lo si fa ad un costo altissimi in termini di fatica e di sforzo).
ora poniamo il caso inverso :
si è abituati a suonare con un setup particolarmente agevole un bocchino medio chiuso ed una ancia media insieme ad un sax con il canneggio largo.
quando si passa ad un sax dal canneggio stretto il primo effetto è una facilità enorme per saturare lo strumento ma tutti gli altri riferimenti : intonazione corpo e timbro del suono saltano.
per ovviare a questi inconvenienti ci sono vari modi.
il più semplice è cambiare setup ( ancia o bocchino) il più efficiente imparare ad essere flessibile e cambiare modo di suonare (stringere emettere ecc) poi c'è chi interviene sua altezza delle chiavi e tamponi, chi sostituendo il collo.
il fantastico mondo del sax con tutte le follie che sono legate. :ghigno: