Queste sono le registrazioni ufficiali allegate al libro!
Ma a prescindere da questo, non condivido la tua analisi. Non sento una particolare disomogeneità tra le prime tre note dell'esercizio 2 ed il fraseggio mi pare corretto ed espressivo.
Queste sono le registrazioni ufficiali allegate al libro!
Ma a prescindere da questo, non condivido la tua analisi. Non sento una particolare disomogeneità tra le prime tre note dell'esercizio 2 ed il fraseggio mi pare corretto ed espressivo.
Tenore Selmer Mark VI
Alto Cannonball Big Bell Stone Series
Soprano Yamaha YSS 675
Wind Control. Yamaha WX5
My Music Blog: http://jazzsounddevelopment.blogspot.com/
Sax On The Tube: http://saxonthetube.blogspot.it/
sapevo di trovare poco consenso.
mi sono spinto a criticare questa esecuzione pur sapendo che il livello tecnico è molto alto.
dal mio punto di vista è un problema di intenzione.
è un modo di trattare lo staccato legato molto comune ma non l'unico .
sto facendo le pulci a tre note:
se provi a rallentare questa frase noterai che alcune di queste tre note hanno un diverso "peso "
che sia esteticamente un bel fraseggio non discuto , ciascuno ha il suo gusto ma quello che dico è che non sono eguali e che c'è un modo di trattare quelle tre stesse note ripetute in maniera da inserire la lingua ma non creare alcun buco tra una note e l'altra e soprattutto di suonarle tutte e tre alla stessa maniera.
questo modo di trattare il fraseggio staccato legato rende la nota il più "larga" possibile ma senza andare fuori tempo e sempre senza creare pausa o assenza di suono tra una nota e l'altra.
sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis
ancia di plasticazza (bari) m
Acc!
Occhio che se facciamo le pulci alle esecuzioni di Niehaus che interpreta i suoi metodi mi sa che mi tocca chiudere il topic, nessuno si azzarderà più a postare!
:lol:
:lol:
per me è il contrario
le pulci si possono fare a qualsiasi livello .
anzi farle a Lennie è particolarmente democratico. :ghigno: . e poi non rischio neanche che se la prenda perchè non è iscritto al forum :ghigno:
ps : ma è proprio Lennie Niehaus che suona?
sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis
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ma quando parli di esercizo due parli di "Fancy free"?
grande è la confusione sopra e sotto il cielo
Il sassofonista del metodo si chiama Brian Scanlon
grande è la confusione sopra e sotto il cielo
A beh, allora come non detto!
si il pezzo è quello.
Brian Scanlon è un sassofonista e orchestrale coi fiocchi quindi è certamente una scelta perchè il livello tecnico è tra i migliori.
(è uno che le partiture le legge ad occhi chiusi)
sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis
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Se non ho capito male quello che stai dicendo tu le note sono suonate diverse perchè quando ci sono i gruppi di ottavi vanno suonati considerando il quarto diviso in una terzina e suonando l'ottavo in battere come la somma di due terzine e l'ottavo in levare come la terzina rimanente, questo secondo le istruzioni del Niehaus.
Se ho capito male e quello che non ti convince è solo relativo al colpo di lingua mi fai una spiegazione a prova di superneofita? :ghigno:
Io sto rifacendo tutti gli esercizi a metronomo ridotto, evidentemente non sono ancora pronto per farli alla velocità a cui li facevo, particolarmente per quanto riguarda la lettura :ehno:
Ed ho scoperto che se registro con le cuffie è meglio se nelle stesse ci metto anche il microfono :lol:
grande è la confusione sopra e sotto il cielo
provo a spiegare.
sono due gli aspetti problematici
il primo è teorico concettuale : per imparare lo staccato legato non è necessario pensare alla terzina.
è vero però questa idea della terzina è molto diffusa a livello didattico :
mi è capitato di partecipare a svariati seminari con musicisti straordinari e molti per spiegare questo fraseggio facevano riferimento
a questa benedetta terzina (o maledetta) .
la mia idea è del tutto diversa concettualmente (anche se poi praticamente il risultato non è distante ).
prova a suonare queste quattro note , queste quattro crome prima tutte legate .
senza considerare il segno del fraseggio che rende diverse le prime tre rispetto all'ultima.
hai quindi quattro note ciascuna per un ottavo.
questo è il tuo riferimento , fai questo esercizio partendo molto lentamente in modo da gestire ogni singolo suono .
quando sei in grado di suonare 4 note in maniera esattamente eguale cominci ad inserire il fraseggio.
questo aspetto non trascurarlo perchè in molti casi già riuscire a rendere eguali quattro note non è per nulla semplice.
considera infatti che la prima nota delle quattro ha la presenza della lingua che segna il confine tra l'assenza di suono ed il suono :
l'attacco .
spesso succede che la presenza della lingua muti il "peso" della nota rispetto alle altre rendendola diseguale.
è questo il problema maggiore (che sento anche nella esecuzione dell'esercizio).
ma torniamo a noi:
sei in grado di suonare quattro note legate esattamente eguali .
a questo punto non devi far altro che inserire la lingua per ciascuna croma .
la presenza della lingua non deve creare pause di suono tra una nota e l'altra.
non deve creare diversità di volume tra le note.
non deve creare diversità nella collocazione , nella gestione del tempo , del ritmo.
in pratica la lingua è presente ma la nota è esattamente collocata nello stesso punto.
se metti a confronto le quattro note legate con queste quattro richiamate dalla lingua dovrai ritrovare la stessa omogeneità.
passiamo ora al secondo aspetto .
e questo lo chiedo a tutti .
nell'esercizio citato queste fatidiche tre note come le sentite?
la presenza della lingua : (il volume delle tre note è eguale?)
la presenza della lingua rispetto alla sua collocazione: (sentite la lingua esattamente all'inizio del singolo ottavo?)
le singole crome le collocate esattamente al centro del singolo ottavo?
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Fra, il punto è che per il Niehaus quelle 4 note non devono essere uguali.
è lo scopo di quel libro, imparare a suonare gli ottavi con quella pronuncia =)
Che poi possa non piacerti o non sembrarti attuale è un altro discorso...
le tre note diseguali o le quattro?
dal mio punto di vista tre eguali ed una diversa solo per durata.
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Il mio maestro i quattro ottavi con l'ultimo accentato mi fa fare "taii-du-duu-dat" che mi sembra sia quello che fa il sax del libro e il discorso degli ottavi terzinati
grande è la confusione sopra e sotto il cielo
@fcoltrane
Spero di non averti offeso,sai che per me sei una figura di riferimento.
Prova a sentire le prime quattro note dell'esercizio 12 se suonano come quattro note uguali come le intendi tu, è una terzina di quarti seguita da un ottavo in battere, e per come l'ho capita io tutte e quattro le note hanno valore reale 1/6.
Lo trovi su youtube
grande è la confusione sopra e sotto il cielo
Quoto!Originariamente Scritto da KoKo
Nello swing classico gli ottavi non devono essere uguali e deve pure esserci un minimo di differenziazzione nell'intensità dell'attacco.
Prima che morisse, molti sassofonisti di formazione pre fusion dicevano che Brecker gli faceva venire due palle perchè suonava come una macchina in maniera inespressiva :shock:
In realtà è una questione di differente approccio stilistico.
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