. se hai un secondo lavoro che ti sostiene sarai automaticamente considerato peggiore di un musicista mediocre che vive solo del mestiere di musicista.

. per vivere insegni e fai partiture che non ti piacciono. Ma tu volevi portare la tua musica al pubblico. In pratica stai facendo un mestiere diverso da quello che ti eri proposto anche se puoi sempre dire di fare il mestiere del musicista.

. il modo di creare la musica, di esporla, di ascoltarla e di gradirla, travalica qualsiasi iter consueto e non può essere ingabbiato in nessuna legge nonostante si tenti di farlo. Non sono determinanti scuole, formazione, leggi, contratti, ai fini della partenza e dell'arrivo della musica. Poi chi ci guadagna è un altro paio di maniche.

. mettiti giacca e cravatta, datti un tono, segui una formazione adeguata, può accadere che in un certo contesto sia richiesto un contorno musicale dove puoi inserirti e lavorare. Ma non trascurare mai il nodo della cravatta.

. parliamo di gente ricca sfondata? E chi se ne frega, scusate. Possono restare in medicazione contemplativa per 10 anni e poi fare un singolo. Li portiamo ad esempio come esemplari da ammirare o perchè dovremmo confrontarci con loro?

. quanti anni hai, sei un adolescente? Sognatore! Sei uno che vendicchia nella nicchia? Stai a dieta! Sei ricco perchè hai sfondato nella musica? E lo chiami lavoro!?!


Ma la musica è un lavoro?

Ovviamente no. La musica è la musica. Come la medicina e la numismatica, non sono lavori.
Ma la musica può certamente creare occupazione e fare lavorare della gente, non necessariamente musicisti. Montare americane e occuparsi delle luci è insito nell'attività musicale ma questo non significa che si debba essere musicisti. Neanche per vendere panini e birra occorre essere musicisti eppure la musica può aumentare la vendita di panini e birra. E chiamarlo indotto è fuorviante quando in realtà fare musica è contorno per incrementare gli introiti di un pub.