Mha, non sono pienamente daccordo Mako0250
Secondo il tuo discorso un hobbista non riuscirebbe mai a diventare un musicista professionista.
Ovvero uno non dovrebbe suonare in giro se non è iscritto siae...enpals...cooperativa...è impensabile, cioè non tutti hanno la possibilità o hanno avuto la possibilità di dedicarsi solo allo studio della musica, ma per motivi socio-economici han dovuto andare a lavorare.
Ma questo non vuol dire che un lavoratore non possa diventare un musicista professionista, ma per inseguire il suo sogno non si può pretendere che solo perchè principalmente esercita un altro lavoro allora esso non debba suonare nei locali perchè porta via spazio a musicisti che fanno solo quello.
La colpa principale a mio avviso che la musica non è considerata un lavoro vero e proprio è proprio del sistema italia, ovvero dei locali, perchè non percepiscono la musica come un lavoro vero tipo l'idraulico, ma solo come una baraccata che porta gente o meno.
Sai quante volte io presento il rapportino di prestazione al locale e mi ridono in faccia e dicono..''dai tieni qua i schei e apposto così''. Io ci provo sempre a far le cose in regola, anche perchè poi il Bordero lo firmo sempre io.
Comunque professionisti o meno, la musica è un arte, è studio, e a prescindere da età o classi sociali nella musica vince sempre il più bravo, con fattura o senza fattura :-).