Don Mensa è un tenorista di alto livello che ha militato in grandi orchestre molto stimato dai colleghi musicisti.
lo ho ascoltato parecchi anni fa a Roma a pochi metri e non mi ha colpito (forse perchè era accompagnato da musicisti locali e si è "concesso poco")
ciò che però mi lasciava perplesso era il modo di trattare i suoni.
in basso il suono tendeva a gonfiarsi ed in alto perdeva la caratteristica che mi piace di più.
una grandissima conoscenza del linguaggio jazz (dallo swing al bebop ecc..)
parecchi anni dopo ho seguito un seminario con un altro sassofonista di alto profilo e discutendo sul suono veniva preso ad esempio proprio Don Mensa: per la sua capacità di "uscire " e risaltare anche all'interno di una orchestra.
credo si riferisse al volume ma non solo.
(quindi probabilmente sono io che non lo ho mai "capito ")
se ascolto Don Mensa nel corso della sua carriera il suono ed il modo di trattarlo mi sembra una costante.
se musicisti come Bob Berg , Grossman, Mintzer , Brecker ed anche Lovano già negli anni 70 80 seguivano una direzione che è la stessa di Trane , Don Mensa sembra invece seguire altri riferimenti.
il video in oggetto spiega alcuni principi sul controllo del suono l'esempio che dovrebbe avvicinarsi al suono di Trane mi sembra poco indicativo , il suono dell'esempio riesce a cogliere alcuni aspetti del suono ma ne perde altri