Sono legittimamente circolanti, ai sensi della Legge 633/1941 i supporti prodotti entro la data di entrata in vigore della Legge 18 agosto 2000, n. 248, purchè conformi alla legislazione previgente in materia di contrassegno e di tutela del diritto d'autore, nonchè i supporti prodotti dopo l'entrata in vigore della medesima Legge n. 248/2000 e conformi alle disposizioni regolamentari di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 luglio 2001, n. 338, come modificato dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 ottobre 2002, n. 296.
E' quanto prevede il D.P.C.M. 23 febbraio 2009, n. 31 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale 6 aprile 2009, n. 80) in materia di disciplina del contrassegno da apporre ai supporti ai sensi dell'articolo 181-bis della Legge sul diritto d'autore.
Tornano dunque i bollini Siae dopo che la Corte di Giustizia Europea li aveva bocciati con sentenza 8 novembre 2007 (a seguito della quale anche la Cassazione Penale si era pronunciata con sentenza 2 aprile 2008, n. 13810 affermando la nullitÃ* delle sanzioni previste dalla Legge 633/1941 per l'assenza dei c.d. bollini).
In particolare il contrassegno, applicato sulla confezione del supporto in modo tale da risultare visibile, deve contenere:
* titolo dell'opera;
* nome dell'autore, del produttore o del titolare del diritto d'autore;
* un numero progressivo;
* destinazione del supporto alla vendita, al noleggio o a qualsiasi altra forma di distribuzione.
(Altalex, 9 aprile 2009)
veramente assurdo, uno paga per cose proprie, ladri infami!