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Discussione: Carta abrasiva per lavorare le ance, quale scegliere?

  1. #16
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    "La valle incantata" Velo d'Astico (VI)
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    Re: Carta abrasiva per lavorare le ance, quale scegliere?

    Citazione Originariamente Scritto da Isaak76
    A volte il lungo cercare porta a ritrovarsi nella condizione iniziale :ghigno:
    Ultimamente (nell'ultimo anno) ho ripreso a usare con soddisfazione le classiche Vandoren blu perchè riesco ad avere il giusto equilibrio tra durata/efficienza/timbrica ... poi si sa, in queste cose i fattori soggettivi sono molteplici e mutevoli :lol:
    Quanta ragione..!!l'unica è mettersi e provare spendendo qualche soldino a vuoto..
    Oggi andrò a prendermi qualche ancia..spero abbia le la voz mh e le v16 3,5..Anche una Royal 3 e una blu 2,5 m'intriga..troppe ance e sono solo 2 marchi..purtroppo nella mia zona c'è solo Vandoren-Rico.. :cry:

    Il sassofonista della valle

    Sax:Yamaha YTS275
    Becco:Berg Larsen 105 2 SMS Grained Ebonite
    Ance:La Voz MH

  2. #17

    Re: Carta abrasiva per lavorare le ance, quale scegliere?

    La scelta dell'ancia è molto soggettiva.
    Alla fine, gira e rigira, prova e riprova, mi sono trovata a scegliere ancora le "classiche" Vandoren Blu, e non perché sono famose ma perché mi piacciono per il tipo di suono che voglio avere io.
    Tanti dicono di aver trovato parecchie ance insuonabili nei pacchetti, ma a me è capitato molto raramente e, onestamente, anche con altre marche.
    La cosa negativa è che ora le hanno impacchettate una ad una, ragion per cui le scarto tutte prima di usarle.
    "Non basta consacrare molte ore del giorno alla scale o agli esercizi di agilità; ciò che importa più di tutto è di studiare la sonorità in tutte le sue gradazioni e soprattutto l'arte di legare i suoni fra di loro."

  3. #18

    Re: Carta abrasiva per lavorare le ance, quale scegliere?

    Infatti secondo me è già un lavorone provare per bene anche solo le marche e linee più comuni di ance sul mercato attuale, cercando di capire bene perchè un certo tipo di ancia ci piaccia di più di altre e come mai quella stessa ancia non ci suona altrettanto bene su di un altro becco. A volte anche comprare ance "sbagliate" ci può far capire cosa stiamo cercando e succede anche - come dice Isaak - di compiere dei lunghi giri per tornare al punto di partenza, con però un'altra consapevolezza aggiungerei io.

    Quello di "lavorare" le ance asportando materiale, secondo me, rappresenta uno stadio successivo a cui si dovrebbe accedere quando si è già sviluppato padronanza, sensibilità ed intuito sulla questione. Comunque non ci vedo nulla di male nel provare a sperimentare interventi diversi purchè siano tendenzialmente correttivi nei confronti di alcune singole ance rispetto alle "sorelle" della stessa scatola che suonano bene. Il fatto invece (solo per fare un esempio) di prendere sistematicamente ance più dure per poi carteggiarle singolarmente e farle arrivare alla durezza voluta, mi sembra, oltre che laborioso, anche potenzialmente fuorviante ma naturalmente questa come altre, è un'opinione personale.

  4. #19
    mf2098
    Visitatore

    Re: Carta abrasiva per lavorare le ance, quale scegliere?

    L'argomento è trito e ritrito in tutti i forum sassofonistici esistenti, tuttavia vorrei condividere qualche considerazione sull'argomento.

    Rispetto al discorso di modificare le ance la prima cosa da considerare è il fatto che queste presentano praticamente sempre delle differenze di risposta tra i due lati.

    Questo è un fatto oggettivo che chiunque può verificare facilmente emettendo una nota, io uso il C# centrale, e girando poi leggermente la testa a destra e sinistra, in modo da "chiudere" un lato dell'ancia e suonare soltanto col lato rimasto libero di vibrare.

    9 volte su 10 si percepiranno due differenti risposte dai due lati, ossia ci sarà un lato che produrrà un suono migliore (intendendo come tale più vibrante, più facile da ottenere, più ricco) dell'altro. Correggendo il lato sfavorevole e bilanciando in tal modo l'ancia si otterrà un miglioramento oggettivo, immediatamente percepibile.

    Secondo me una cosa da sottolineare è che la differenza di risposta tra i due lati può essere causata da una grande e soggettiva molteplicità di fattori, e non esiste quindi una procedura generale valida in ogni caso. Con un bocchino costruttivamente a posto (per capirsi semplificando al massimo, tavola piatta, ciglio correttamente eseguito e curva simmetrica dei 2 binari) la stessa ancia pressoché certamente presenterà una disuguaglianza di risposta tra i due lati diversa rispetto a quello che accadrebbe con un bocchino in cui, per esempio, qualcuno dei parametri costruttivi presentasse qualche pecca.

    Quello che rimane costante, che poi è anche ciò con cui è possibile confrontarsi e a partire dal quale è possibile intervenire, è la percezione della disuguaglianza della risposta tra i due lati e conseguentemente la correzione, ma forse sarebbe meglio dire l'adattamento, dell'ancia.

    Come intervenire?!?! Premesso che:

    • questa è solo la mia esperienza;

    • utilizzo questo metodo da diversi anni, riuscendo grazie a esso a suonare sempre con ance che rispondono in maniera per me favorevole;

    • ho applicato questo metodo in prima persona su centinaia di ance di tenore e soprano Marca, Vandoren ZZ, V16, Rigotti, numero 3 e 3,5;

    passo direttamente alla descrizione per quanto è possibile farlo scrivendo.

    Nella mia esperienza ci sono 3 zone dell'ancia in cui ha un senso intervenire, che ho evidenziato in questa immagine:



    • la zona inferiore evidenziata in rosso riguarda la risposta all'emissione: agendo su questa zona si modifica la velocità di risposta dell'ancia, eliminando quella sensazione di stopposità e di inerzia che tutti abbiamo presente;

    • la zona superiore evidenziata in azzurro riguarda i parziali medio alti del suono, quelli che per la maggior parte dei suonatori determinano la sensazione di prontezza dell'ancia e della sua capacità di proiezione sonora: agendo su questa zona è come intervenire sui potenziometri di guadagno e acuti di un mixer, il suono si apre e la risposta generale diventa più favorevole, l'ancia può iniziare a "cantare"...

    • la terza zona evidenziata in verde entra eventualmente in gioco solo dopo che l'ancia è stata bilanciata: agendo su questa zona si può abbassare la resistenza di risposta dell'ancia. E' anche la zona più delicata su cui intervenire perché è facile da un lato smorzare troppo la vivacità dell'ancia e dall'altro se ne accorcia la sua durata.

    Io uso carta abrasiva 400 in striscette di 1x4 cm e l'azione è applicata sulla parte esterna dell'ancia, quella a contatto col labbro.

    Intervenire su altre parti dell'ancia ne compromette la qualità, e secondo me in sostanza le rovina: la spina e la sua forma, che semplificando al massimo anche in questo caso è una curva dalla forma abbastanza complessa, è meglio lasciarle stare perché determinano l'essenza di un tipo di ancia, se ciò non piace è preferibile cambiare tipo di ancia. Nella mia esperienza con le marche di cui sopra non è necessario agire sul lato dell'ancia a contatto con la tavola del bocchino, almeno in quello vengono realizzate correttamente, ossia piatte.

    La cosa importante in tutta la procedura è imparare a riconoscere le risposte dell'ancia alla nostra maniera di suonare così come agli interventi che si effettuano: sapere individuare entrambe le cose è ovviamente essenziale per indirizzare l'azione verso un esito favorevole, e in questo non ci sono sostituti per l'esperienza diretta.

    La percentuale di successo col tempo diventa piuttosto alta, ma è importante tenere sempre presente che, a parte il taglio e la fattura della canna, esistono altri fattori - la direzione delle fibre e la loro densità - che determinano le caratteristiche sonore e di risposta di un'ancia e che chiaramente non possono essere corretti o modificati.

    Sempre meglio procedere per gradi e testare, con pazienza: il materiale può essere tolto ma non aggiunto....

    Mi dispiace per la lunghezza del post, ma l'argomento è quello che è...

    SD

  5. #20

    Re: Carta abrasiva per lavorare le ance, quale scegliere?

    :bravo:
    un intervento da incorniciare
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  6. #21

    Re: Carta abrasiva per lavorare le ance, quale scegliere?

    Davvero molto interessante e ottimamente spiegato, grazie a mf2098 !
    Ho un sacco di ance nuove che ho scartato nel corso degli anni ma comunque tutte messe da parte in apposite scatole... forse un giorno riuscirò a vincere quel misto di pigrizia e scetticismo che mi ha tenuto lontano dalla faccenda.
    Probabilmente se avessi studiato l'oboe o il fagotto mi sarei tolto la vita già da un pezzo :lol: .

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