Devo dire che quando ho iniziato con il sax soprano, poi anni dopo con il contralto e successivamente con il tenore, il lavoro da fare è stato sempre lo stesso: note lunghe, esercizi di respirazione per poter controllare il suono e creare i presupposti per l'impostazione delle labbra ( cosa fondamentale ), ma soprattutto armarsi di molta pazienza, perchè i risultati non sono apprezzabili nell'immediato, ma gradulmente nelle settimane e nei mesi. La "mortalità" dei principianti è legata alla parte iniziale dell'apprendimento, che come in tutte le discipline, costituisce la base su cui andare successivamente a costruire. Per il metodo, credo che si equivalgano nella parte fondamentale: scale, esercizi, la base per formare la destrezza necessaria per proseguire nell'apprendimento. Ti consiglio, per non stancarti di studiare solo a giorni alterni, in modo che non ti venga a noia quello che fai ed avere " voglia" di suonare ed apprendere. La verità è che i grandi saxofonisti, hanno una base di fondamentali impressionate, che gli consente di poter muoversi su ogni interpretazione, senza incertezze. Un'altra cosa fondamentale: dividi equamente con il solfeggio ( se hai la possibilità di avere un mentore, anche cantato) perché la corretta lettura dello spartito, è un mattone fondamentale di ogni musicista.