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Discussione: Diaframma e dintorni...

  1. #1

    Diaframma e dintorni...

    Il mio maestro mi ha dato a distanza di un anno (dicendomi che questa cosa lui la tiene d'occhio sempre...) da fare esercizi con il diaframma solo con il becco dicendomi di non alzare le spalle e respirare dai lati poiché ha visto che non sempre lo uso a perfezione ..e quindi siam tornati un po' all'nizio ho solo una difficoltà le prime battute le faccio senza problemi suono teso alla corda come si suol dire ma ...poi ecco il probl...ho troppa aria dentro e devo buttarla per forza espirando fuori dal suono emesso..cioè apro i lati e a dire il vero anche un po' sotto e butto via l'aria residua cosi per riprendere poi a suonare staccando e aprendo i lati e respirando col diaframma ma poi ecco di nuovo faccio troppo il pieno.. e non entra più tanta aria e la devo buttar via ..espirando e non nel sax..ma aprendo un po' i lati e sotto, mi consigliate qualche esercizio a proposito!Scusate il dilungarmi...Stefano!..e mi dite se è normale espirare dopo un po'in questo modo buttando l'aria dai lati e aprendo sotto la bocca( e poi avvolte nell'espirare quando ho riempito troppo mi aiuto un po' con il naso) .. lui mi dice di no deve avvenire tutto tramite i lati e l'aria deve essere buttata tutta dentro il sax anche quella del troppo pieno.....attacchero delle bombole.....in spalla... doh!
    sax Tenore Yamaha yts 475 con becco "Vandoren Java t 45" , e becco Vandoren V16 T 7 ebanite, ance rigotti 3, sax soprano Yamaha YSS silver 82zr becco suo 4c, e becco Drake Jazz soprano vrjs 7 ance rigotti 3 medium, sax contralto selmer super action 80 serie 2 Jubilee, becco drake NY Jazz 7 *, ance rigotti 2,5 hard.

    L’anima domanda, la musica risponde;La vera musica è il linguaggio del cuore!!

  2. #2
    L'avatar di nikoironsax
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    Re: Diaframma e dintorni...

    :lol: no ce la puoi fare anche senza bombole! basta esercizio...
    io dipende dalle volte...respiro a volte dai lati della bocca e a volte col naso anche se uso il diaframma...nessuno mi ha mai detto se è giusto o sbagliato e non mi son mai trovato male...boh...

  3. #3

    Re: Diaframma e dintorni...

    Anche a me capitava una volta, ora non piu'. devo dire che non so perche', probabilmente ho imparato ad inspirare solo l'aria che mi serve. Io pero' non respiro ai lati della bocca. O almeno non sempre e non solo da quelli.

    Per quanto riguarda il diaframma: in inspirazione devi "gonfiare" la pancia e non i polmoni, in espirazione devi emettere l'aria spingendo appunto con il diaframma e non semplicemente "soffiando".
    Segretario Mark VI Society
    Non e' importante dire sempre tutto quello in cui credi, ma e' importante credere sempre in tutto quello che dici

  4. #4

    Re: Diaframma e dintorni...

    questo che descrivi è da alcuni definito come differenza tra aria "buona " e aria "cattiva ".
    l'aria buona è quella utile per suonare e si impara con il tempo ad utilizzarla tutta per sostenere il suono.
    l'aria cattiva è quella che immagazziniamo in maniera scorretta e produce tutta una serie di problemi al sassofonista e gli preclude molte possibilità.
    (a volte provoca sensazione di apnea , irrigidimento degli arti e delle dita , del viso , stretta eccessiva , ecc....)

    uno degli indici per capire come inspiri è proprio il movimento delle spalle ma purtroppo non è un indice certo.
    nel senso che molti sassofonisti non alzano le spalle ma non sanno utilizzare l'aria a dovere perchè simulano con gli addominali un movimento corretto ma adoperando una modalità scorretta.

    ti vorrei tranquillizzare sul ("siamo tornati all'inizio") perchè lo studio con il bocchino è uno studio relativamente avanzato.
    conosco molti sassofonisti anche professionisti che lo praticano .
    sicuramente ciascun sassofonisti considererà aspetti del suono o dell'estensione che la sua tecnica gli consente.
    ti dico anzi che per il tuo problema questo tipo di studio potrebbe essere particolarmente avanzato e può contrastare con questo tipo di tecnica che è relativamente dispendiosa.

    ma andiamo al primo problema :
    l'aria che immetti non è buona .
    l'unico modo di immettere aria buona è quello di collocarla nel luogo "giusto" senza sforzo (o rigidità degli addominali ecc..).
    non sto qui a spiegarti quale è il luogo giusto (che si trova vicino all'ombelico o anche più in basso) ma ti posso dire che la tecnica
    migliore per imparare a respirare e a risolvere i problemi che hai indicato (inspirare solo dai lati della bocca ed espirare solo dentro il bocchino) è quella del collo dello strumento.
    qui sul forum se vai su argomento tecnica troverai questo tipo di studio. (lo studio con il collo)
    leggiti tutti i messaggi e poi se hai modo di video registrarti invia una videoregistrazione e ti spiego come procedere.

    per il secondo problema respirare dalla bocca e non dal naso considera solo che la quantità di aria che riesci ad incamerare con la bocca è enormemente più grande rispetto a quella del naso quando il tempo è molto limitato.

    infine posso dirti che devi pensare al tuo corpo come ad una caraffa nella quale ad oggi tieni il contenuto sospeso a metà.
    ed invece devi imparare ad immettere il contenuto partendo dalla base.
    trattandosi di aria e non di acqua hai alcuni elementi che ti aiutano ed altri che ti ostacolano.
    non puoi usare la forza di gravità ( e questo ti limita).
    ma spostare l'aria è molto più semplice e comporta molta meno fatica (e questo ti aiuta).
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  5. #5

    Re: Diaframma e dintorni...

    Dovresti considerare anche qualche concetto basico, oltre alle cose giuste che ti hanno già detto.

    Esiste una respirazione fisiologica individuale che ha un suo bilancio preciso in termini di flussi/tempi che deve servire ad eliminare CO2 e fornire ossigeno all'organismo. Stando fermi (suonando da fermi) si riduce il fabbisogno d'ossigeno e i flussi/tempi della respirazione possono variare maggiormente in funzione di ciò che dobbiamo suonare ma non oltre certi limiti.

    Grandi flussi d'aria su tempi rapidi possono essere indotti da setup molto aperti su partiture molto "dense" rischiando di provocare iperventilazione. Questo non sembra essere il tuo caso.
    Piccoli flussi d'aria su tempi lunghi, specialmente se in abbinamento a setup chiusi, possono produrre un ricambio d'aria insufficiente per il tuo fabbisogno d'ossigeno. Questo potrebbe essere il tuo caso.

    Si, perchè se si tratta semplicemente di prendere meno aria perchè l'esercizio te ne richiede poca, la soluzione è molto semplice: invece che usare dallo 0% al 100% della tua capacità (cosa che si fa raramente) userai solo ad esempio dal 40% al 60% prendendo piccoli respiri e svuotando solo parzialmente. Il fatto che ti "gonfi" e sei costretto a buttare fuori parte dell'aria dai lati dell'imboccatura di solito è un chiaro sintomo di un ricambio d'aria troppo esiguo rispetto alle tue esigenze fisiologiche. Se è così devi intervenire sul setup e sulla tempistica o anche eventualmente sulla dinamica (suonando più forte), in modo che il bilancio di fiato richiesto dall'esercizio rimanga in un range accettabile sul piano fisiologico e quindi tutta l'aria passi attraverso il bocchino a formare il suono.

    Tieni conto che esperienza, capacità di concentrazione e relax sono fattori che rendono la respirazione fisiologica più flessibile e quindi più in grado di adattarsi alle esigenze della partitura.
    :saxxxx)))

  6. #6

    Re: Diaframma e dintorni...

    Grazie Davide e grazie a tutti per le spiegazioni ho provato a suonare piu forte ma rischio di andare fuori dall'intonazione che adesso è cosi bella almeno per me dopo un anno...comunque sento delle potenzialità inespresse nel suono da quando uso meglio il diaframma un suono piu tondo piu vero..ed è evidente e molto vero come dice Davide che il ricambio non è corretto ho un bel volume toracico ...ma IL RESPIRO DIAFRAMMATICO è ancora immaturo mi eserciterò tenendo a MENTE di gonfiare il diaframma rilassandomi e non contraendo i muscoli a mimare la respirazione diaframmatica solo nella forma questo è proprio vero .. succede realmente cosi come dice fcoltrane ..ed è anche vero che quando la butto via non devo dimenticarmi
    che devo alla fine spingere il diaframm.. e non solo soffiare altrimenti il ricambio non è completo come dice giustamente re minore,grazie a tutti sembra di avervi qui insieme a me a dare spiegazione ...sarà benedetto da Coltrane o Parker sto forum è troppo bello.... ora non ho piu fiato..:slurp:
    sax Tenore Yamaha yts 475 con becco "Vandoren Java t 45" , e becco Vandoren V16 T 7 ebanite, ance rigotti 3, sax soprano Yamaha YSS silver 82zr becco suo 4c, e becco Drake Jazz soprano vrjs 7 ance rigotti 3 medium, sax contralto selmer super action 80 serie 2 Jubilee, becco drake NY Jazz 7 *, ance rigotti 2,5 hard.

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