Sono un eterno principiante, quindi non sono in grado di darti un parere da professionista. Lo scorso anno ho avuto però la fortuna di ascoltare diversi soprano Borgani suonati da un bravissimo sassofonista. Posso quindi riferirti le mie impressioni. Premetto che il sassofonista, attivo nella scena dell'avanguardia bolognese, aveva un suo bocchino di metallo custom con apertura e camera molto larga, che probabilmente rendeva meglio con alcuni modelli piuttosto che con altri.
Il Gold 24K (che è il soprano che ho io) ha il suono più tradizionale, classico, puro. È molto distante - per avere un riferimento - dal Mark VI, che è molto più nasale e medioso. Il Borgani ha un suono più pieno, potente, pastoso. È uno strumento in cui spicca molto l'ottone, anche se la potenza è ben modulabile e può diventare particolarmente dolce e cantabile (soprattutto nella seconda ottava).
Il Pearl Gold mi è sembrato ammorbidire un po' le caratteristiche del precedente. Mi ha dato l'impressione di essere anche di emissione più facile. Mi dispiace non ricordarlo bene quanto gli altri (non perché non mi avesse colpito, ma per uno strano scherzo della memoria selettiva).
Il Pearl Silver ha un suono particolarmente potente e robusto. Per quanto il soprano sia raro in ambito rock, ho avuto l'impressione che si trattasse di uno strumento pensato proprio per il rock - o per il jazz sperimentale. Insomma, per musica "forte", in cui sia necessario proiettare parecchio. Probabilmente è più versatile di quanto appaia da quel che scrivo, ma il carattere che spicca immediatamente è proprio la facilità di suonare forte.
Il suono del Vintage è ben rivelato dall'aspetto un po' consumato della sua superficie: forse è il più vicino ai vecchi Conn o ai Martin, al suono che viene fuori dalle registrazioni degli anni '50 e '60. È versatile e aggressivo, molto ricco di armonici e con un carattere ruvido. Sembra uno strumento facile, e facile da controllare. Direi che è uno strumento di carattere, fatto per jazz classico e derivati.
Al contrario, il modello in oro rosa è elegante, centrato, dalla voce cantante. Non sembra nemmeno un sax, per l'originalità del suono, che sembra ibridato al timbro del flauto. Direi che è uno strumento da musica classica, anche se non c'è mai stato un suono del genere nella musica classica. E dovrebbe essere perfetto nel pop, quando serve un sax melodico che non debba necessariamente passare per un chorus.
Paolo