Yep, condivido sicuramente le vostre osservazioni. Nella mia poca preparazione teorica, capisco che la questione della consonanza e della dissonanza è trattata relativamente agli intervalli, che ho anche capito rimangono sempre costanti nel pezzo trasposto in un'altra chiave. Il mio quesito è forse pura speculazione, o del tutto errato. Mi spiego meglio: come avrete avuto modo di notare l'Omnibook non ha alterazioni in chiave, ma solo la cruda trascrizione delle note relative a delle particolari esecuzioni di Parker; è pure vero che Parker è stato notoriamente un fanatico della progressione armonica trasposta, e credo che le scale Bop siano strutture che sono state teorizzate in seguito (solo una mia supposizione!). Ma secondo voi questa regola della consonanza e della dissonanza potrebbe essere applicata anche alle alterazioni in chiave? Era con questa idea che ponevo la questione della quarta che come saprete è una consonante variabile, mentre una quinta o una 3M sarebbero forse delle consonanti più vicine alla progressione originale, almeno come tono, credo.
Rileggendo questo messaggio, capisco che sto pestando acqua nel mortaio! :lol: Abbiate pazienza! Forse, sapendo la scala originale dei pezzi, potremmo dedurne un carattere più specifico, magari trovandone uno analogo?
:saxxxx)))