DIpende da come sono costruiti i chiver e che logica di marketing c'è dietro.
Il chiver è un parte sensibile dello strumento. E più si va indietro (con il periodo di produzione dello strumento) più può esserci varianza, inconsistenza produttiva e ovviamente inconsistenza nel controllo di qualità.
È prevedibile che un produttore di sassofoni... difficilmente impiega ore a produrre un chiver (un singolo esemplare)... cosa che invece succede per alcuni artigiani (specializzati nella produzione di chiver).
Quindi non c'è da meravigliarsi che... se si hanno certe "necessità", che realmente possono essere soddisfatte cambiando chiver...
... passando a un chiver pensato per cambiare "quelle cose" che vogliamo cambiare, si ottegano miglioramenti ben percepibili.
L'importante è comunque aver ben presente come funziona tutto il sistema. E fare un esame (autocritico) su qual è il tipo di equilbrio che abbiamo raggiunto.
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Può fare differenza... anche un "cordino" differente, un salvapollice, la posizione con cui si suona... (fattori esterni allo strumento).
Figuriamoci un parte dello strumento! :zizizi))