Ciao Fabrizio...che dire, sei stato utilissimo....praticamente una lezione a scrocco :DOriginariamente Scritto da bb
Ti ringrazio veramente.
Per la parte pianistica....è il mio primo strumento e lo suono da più di 30 anni, e come te, trovo fondamentale per chi suoni strumenti a fiato avere una visione di quello che si suona. (infatti si studia pure in conservatorio....per i fiatisti)
Credo che mi rimetterò a fare note lunghe (con la forcella) e legare le ottave per l'omogeneità che è diventata davvero un obiettivo da raggiungere, almeno per il timbro/intonazione.Originariamente Scritto da bb
In effetti non è ho fatte molte sul soprano....sul tenore va meglio.
Come ance uso delle vandoren 2,5 su un becco Selmer "truccato" con apertura 0,068, seguirò pure il consiglio per la parte glissata.
Per la parte del solo, questo brano è stato utile perché mi ha consentito di studiare e sperimentare (avrai sentito ogni tanto suonavo "fuori" verso la fine del chorus) degli approcci stilistici diversi, e mi piacerebbe trasporre parte delle cose che già faccio sul pianoforte col sax.
Ottimo il consiglio per la costruzione del solo e le frasi...che in parte già conosco, ma che devo imparare a gestire con più consequenzialità in effetti, tutto ciò potrà avvenire solo dopo aver acquistato maggiore padronanza con lo strumento, in modo da poter liberare la mente da schemi armonici tradizionali e dare sfogo alla mia creatività.
Per questa cosa sono avvantaggiato in quanto ho studiato armonia con dei grandi professionisti, tra cui Stefano Sabatini, che in un arco temporale brevissimo mi ha letteralmente trasferito alcune idee da sviluppare e già mettendo in pratica alcuni esercizi da me svolti ho i riferimenti armonici che mi servono... :D-: Mi riferisco alle famiglie di accordi che sono la base degli arrangiamenti e dei polychords usati dai più!
Un grosso problema è quello di suonare su una base....(e poi con se stessi) è una cosa che ti ferma letteralmente, quando suonavo in jam c'erano delle conversations tra strumenti in particolare ritmici e tutto ciò consentiva di sviluppare con più stimolo le idee, che nascevano e si moltiplicavano, prolifere.
Ormai non suono in jam da anni....e questo si sente purtroppo!!