Ciao a tutti,
come anticipato nella presentazione, sono in possesso di un sax da circa 24anni. In realtà però, io suono il pianoforte (e come pianista sono pure un po' arrugginito), il sax non so nemmeno tanto bene come tenerlo in mano. Ci provai per un paio di mesi, nel '93 quando, appena ricevuta la chiamata al servizio militare, tentai di imparare a suonarlo nella speranza di entrare nella fanfara militare.
Da allora lo strumento giace nella sua custodia; solo di tanto in tanto la riapro per ammirare questo strumento tanto prestigioso ma totalmente inutilizzato. Per darvi un'idea, all'acquisto il negoziante mi regalò 3 ance: 2 di queste credo di non averle mai toccate, le ho comunque tutte e tre! Sul perché io abbia tale strumento… è una storia lunga.

Ma è giunta l'ora che questo gioiello passi nelle mani di qualcuno che lo meriti :) pertanto sono qui a chiedere una vostra valutazione.

Si tratta di un Selmer SA80 II, anno di produzione 1989, (n° serie 423868)
Le condizioni estetiche sono ottime, niente botte o strisci, nessun segno di usura nei punti di contatto col corpo o di appoggio dello strumento.
Unico neo, alcuni segni di ossidazione (colore rosato) sulla parte alta, in prossimità dell'attacco del chiver, che ho già provveduto a minimizzare con il magico Sidol usato con dei cotton-fioc e strofinando solo sui punti interessati. Restano comunque delle tracce, non ho voluto insistere troppo.
Ho letto in questo forum di ritamponatura; spero di trovare a breve qualcuno nella mia zona (abito in provincia di Venezia), in grado di dirmi se è necessario fare questa operazione (se qualcuno di voi abita da queste parti o poco lontano, gli offro volentieri un caffè :) )
E' corredato della custodia rigida originale, anch'essa in condizioni ottime,
ecco alcune immagini:

http://www.canalealfa.com/canalealfa/_.html

Ho già appreso, cercando post precedenti, il valore dello strumento (siamo attorno ai 2000€, giusto?), ma mi chiedevo se lo scarso utilizzo dello strumento potesse aumentarne il valore.

Ringrazio in anticipo chi volesse aiutarmi,

saluti,
Eros.