quindi secondo voi la differenza più rilevante è da individuarsi nel processo di lavorazione inteso in senso lato. (o come dice Gene nel diverso tipo di produzione )
Le vostre valutazioni sono sostanzialmente condivise, su un aspetto non sono daccordo ma solo per un problema di utilizzo di lessico comune.
Sia Tza sia Il Dario fate riferimento nei vostri interventi al "Suono vintage"
"a nessuno ben chiaro il concetto di "suono vintage"... se non per considerazioni prettamente storiche/anagrafiche."
"alcune ditte "artigianali " lavorando proprio sui materiali e sulla costruzione cercano di riprodurre il " suono " vintage."
io al contrario considero il suono vintage una realtà che non può essere discussa in questi termini.
Se prendiamo ad esempio il suono del nostro musicista preferito ad esempio Trane che ci delizia con un marcolino , più che al suono del sax (che sarà sempre il suono dell'artista) bisognerebbe riferirsi a come lo strumento reagisce alla emissione .
in pratica alla sensazione del musicista rispetto al suono che intende produrre in relazione a resistenza , sforzo , rapporto di intonazione omogeneità collocazione degli armonici vibrazione dello strumento ecc...
Quando provo un sax (un marcolino o un sba ) provo a capire proprio questi aspetti.
La misura della bontà di un marcolino dipende (dal mio punto di vista ) proprio da questi riferimenti.
L'aspetto che mi conforta è che il mio punto di vista spesso coincideva perfettamente con altri sassofonisti (molto molto molto più
in gamba di me ) e caso singolare tutti che avevano come riferimento un tipo di suono pieno di armonici .
Posso solo aggiungere che credo siano stati fatti dei tentativi di replicare con singole produzione artigianali (su richiesta del musicista) sax come il Sba tenore .
tempo fa ne avevo visto uno in vendita ma non avendolo mai provato non sono in grado di capire quanto siano andati vicini all'originale.