il problema è che l'accordatore misura solo l'altezza della nota, e questa la si può modificare in una serie infinita di combinazioni.
ad esempio con una emissione carente ma con una enorme stretta del labbro o della mascella ecc...
in questa maniera l'accordatore ti dice che la nota ha l'altezza giusta ma l'assenza di omogeneità del timbro o del volume ti dice che sei stonato (disomogeneo timbricamente e con volumi difformi) e questi aspetti non sono rilevati dall'accordatore.
per questo non è facile misurare l'emissione con l'accordatore.
Considera poi che con emissione si intende sia quella prodotta dall'apparato diaframmatico sia quella controllata dall'apparato della laringe.
Un principiante (ed anche alcuni sassofonisti con una certa esperienza) hanno difficoltà a distinguere un suono controllato dall'uno o dall'altro o prevalentemente con una respirazione "polmonare " o per costrizione "addominale".
ciascuno di queste respirazioni producono un tipo di emissione non distinguibile dal punto di vista dell'altezza della nota ma solo da altri indici.
per questo lo studio dell'intonazione presuppone una attenzione ad riferimenti diversi dall'altezza della nota.
l'accordatore dal mio punto di vista può aiutarti ma solo se hai ben chiari tutti gli altri riferimenti,