il punto incontrovertibile è che la produzione del suono è del sassofonista.
e su questo siamo tutti in accordo.
il problema vero è che capire il rapporto tra : intonazione , timbro volume e corpo ed omogeneità rispetto a tutto il registro del sax;
con : resistenza alla emissione , resistenza alla stretta , come viene elaborata l'aria dal bocchino, (a seconda del registro) ed infine vibrazione dell'ancia e cosa più importante sassofonista.
basta cambiare la gradazione dell'ancia per modificare per ciò solo tutti questi parametri.
con il tempo si impara ad agire in questo senso o sulle ance (quando il bocchino si considera un dato imprescindibile)
o sul bocchino (quando ti piace come risponde ma magari non è dell'apertura "giusta") ed allora ne cerchi uno di diversa misura ma dello stesso modello.
o cercando un nuovo bocchino quando proprio vuoi modificare tutti i parametri perchè non te ne va bene nemmeno uno.
in questi ultimi anni credo che molti produttori abbiano modificato uno dei parametri in maniera rilevante .
la resistenza .
questo ha un costo in relazione al suono che diventa brillante ma perde corpo.
sul soprano mi vengono in mente alcuni Drake ed alcuni Wanne che in diversa misura percorrono questa strada.
(dal mio punto di vista solo una ancia resistente ed una apertura del bocchino rilevante può ricreare alcuni equilibri)
un esempio di questo è Liebman che negli anni 80 (alla fine) suonava con ance di plastica e bocchini in metallo guardala ed oggi con i drake
con una apertura rilevante.
alcuni parlano di evoluzione e di scelte diverse ....l'ascolto dei diversi setup per me è la migliore risposte