La prova dell'apertura delle chiavi l'ho già fatta sul serie II, il tecnico me l'ha regolato e suonava in maniera impressionante, volume esagerato, meccanica gestibilissima, solo che ricordo di aver trovato qualche difficoltà sulle note acute, non ricordo se fossero calanti o crescenti, ma c'era da correggere....ed i bassi erano sicuramente crescenti.

Sono sicuro che per la mia emissione,possa andar bene, o si possa adattare.
Se i risuonatori hanno una dimensione maggiore allora seguirò il tuo consiglio e adatterò (o meglio farò adattare) l'apertura delle chiavi in modo che sia equilibrato ed intonato oppure c'è anche la possibilità di scegliere spessori inferiori per equilibrare tale sporgenza. (ad esempio 4mm anziché 4,3, che non sarebbe mica male)

Sarebbe interessante avere dei sample fatti da un'unico soggetto, con un unico setup, con un'unico strumento, in modo che chi desidera personalizzare/sperimentare o in generale avere un suono specifico, abbia già modo di ascoltarli e magari di scegliere quale sia più confacente alle proprie esigenze tecniche, di emissione e di gusto sonoro.

Non ho capito però perché hai scritto che l'uso di risuonatori convessi (domed) dovrebbe essere il passo successivo a quelli tipo serie II...io li ho sul conn, e trovo il suono che ne deriva fantastico, credi che siano migliori? e perché? Cosa migliora?

Penso che il materiale di questi risuonatori, credo sempre ottone, influenzi il suono seppur in minima parte, non sarà solo un discorso estetico....

Chissà che qualche forumista li abbia potuti provare...sul proprio tenore o in fase di riparazione.