D'accordo, ho letto tutti i messaggi sulla pulizia dello strumento presenti nel forum (ho preso un periodo di vacanza apposta).

Ho capito che i più zozzoni, quelli con gli anticorpi più sviluppati, non lo puliscono mai; e che le femminucce delicate come me passano il tempo a slaccarlo strofinando con il panno ogni ditata e ogni riflesso sospetto.

Eppure non mi è ancora chiaro qualcosa che dovrebbe avere prove scientifiche e dati misurabili: entro quanti minuti occorre pulire lo strumento dalla saliva, prima che si arrugginisca e vada in polvere?

In pratica: è possibile tenersi il sax accanto, mettersi a suonarlo nelle pause dal lavoro, dargli un'asciugatina rapida con il panno all'interno, appoggiarlo al supporto, riprenderlo più volte durante il giorno, e fare la pulizia di fino (con asciugatura meticolosa dei tamponi e lucidatura delle superfici) solo la sera?

Gli succede qualcosa? O i tamponi nemmeno se ne accorgono? Non diventano fango e non si appiccicano ai caminetti? Il metallo non si arrugginisce, e non comincia a diventare una coltura sperimentale di batteri? Non mi restano le impronte digitali incise sulla laccatura?

Paolo
di ritorno dall'analisi