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Discussione: Un concerto da dimenticare

  1. #1

    Un concerto da dimenticare

    Ho pubblicato una breve riflessione sull'ascolto della musica, ringrazio in anticipo chi vorrà leggere e commentare:

    http://www.leoravera.it/2013/10/18/un-c ... menticare/

    Leo Ravera

    http://www.leoravera.it

  2. #2

    Re: Un concerto da dimenticare

    Penso siano cose su cui riflettere molto.
    Credo che dovremmo sviluppare o comunque mantenere viva una sensibilità che ci permetta sempre di distinguere le differenze di qualità di quello che ascoltiamo, e di non dimenticare mai cosa significhino la musica e l'ascolto di qualità, appunto.
    Potremmo estendere questo discorso anche ai rapporti tra tecnologia e relazioni umane, anche se non è questa la sede.
    Penso sia un ottimo spunto.
    D'altra parte però, almeno per quanto mi riguarda, avrei ascoltato molta meno musica e la mia ignoranza a livello musicale sarebbe ancora maggiore se certi mezzi tecnologici non esistessero, perciò non mi sento nemmeno di condannarli.
    Credo che appunto il problema non sia nell'ascoltare musica al pc, telefono etc., ma nel dimenticare quanto sia bello (e diverso) andare ad ascoltare un vero concerto....
    "...e qui mi perdo ma una cosa resta: io preferisco il cuore alla testa..."

    http://cioccolatamara.blogspot.it

  3. #3

    Re: Un concerto da dimenticare

    Leo, la tua riflessione é senz'altro condivisibile.
    Il fatto che si sia perso il gusto della musica dal vivo é innegabile, a livello generale.
    I dischi, e in epoca più recente, l'ipod, internet e youtube hanno sostituito la musica live. Un po' come la tv e il cinema hanno sostituito e sostanzialemente ucciso, le rappresentazioni teatrali.
    La musica dal vivo sopravvive, ma come evento episodico. Soprattutto in Italia. E si assiste, all'inverso, a quello che tu descrivi, perché viene a mancare la cultura all'ascolto.
    Capita quindi di andare ad ascoltare concerti di musica classica, solisti, ecc.. ed essere continuamente sottoposti al chiacchiericcio dei vicini, allo squillo dei celulari "dimenticati" accesi, ai flash dei fotgrafi che continuano a passare davanti agli artisti con assoluta non curanza per i disturbo arrecato.
    D'altra parte siamo un un'epoca dove l'elettronica ha sostituito i musicisti, o gran parte di essi. Dove un bravo tecnico di tastiere può fare "musica" dal vivo alternando basi preregistrate, conticchiandoci sopra. Dove un dj, che mette semplicemente dei dischi, dice che "suona",fa e vende dischi mettendo insieme suoni elettronici, armonie elementari e melodie demenziali.
    Ma così va il mondo e rassegnamoci ad essere dei prodotti di nicchia, legati ad un 'altra epoca.

    Un noto jazzista una volta disse: "if you listen to crap music, you play crap!"
    Tenore Yanagisawa 901 - Jody Jazz DVNY 9*
    Soprano R&C R1Jazz raw brass - Lebayle Ebony Wood LR chamber 8
    Alto Yanagisawa 991 - Vandoren vintage

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