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Discussione: Studio con il kiver o collo dello strumento.

  1. #76

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    Il più "fermo" e meno strozzato forse è il terzo suono dell'ultima registrazione. Il più lungo non saprei proprio. Forse il quarto suono della seconda reg., forse il quarto della terza... Quanto al video non sono riuscito a farne con una luce sufficiente: mi esercito in una cantina! Quando ne faccio uno decente lo carico. Grazie!

  2. #77

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    Ho caricato un video (brutto). Oggi ho guardato soprattutto al volume del suono, trascurando il resto (eccetto, per quel che credo di pensare, le inspirazioni). E magari è la prima cosa che sbaglio! Ad ogni modo, spero possa essere utile.
    Grazie per la pazienza!

    https://www.youtube.com/watch?v=80-3DH-y344

  3. #78
    il problema maggiore è rappresentato dal fatto che la durata del suono è limitata.
    questo dipende da una serie di elementi che posso riassumere (ma solo per semplicità di esposizione) in una cattiva gestione della respirazione, e dispendio di energie che non si trasformano in suono.
    andiamo al nocciolo della questione : prima di suonare devi prendere aria .
    Devi prenderne davvero tanta, più che puoi, in una unica volta, senza interruzione e molto lentamente.
    Se lo fai sarai costretto a collocare l'aria da qualche parte.
    Visivamente (per questo è utile il video ) vedrai la tua pancia gonfiarsi lentamente ma progressivamente sino a raggiungere la massima "dilatazione possibile"
    Purtroppo può accadere (se non sei rilassato ) che l'aria si vada a collocare nella parte polmonare alta . (o si vada a collocare "per costrizione " )

    Già questo (una inspirazione corretta) ti dovrebbe mettere in condizione di guadagnare qualcosa in relazione alla durata.
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  4. #79

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    Ti ringrazio per l'osservazione: è un' importante conferma del lavoro da fare.
    Credi sia il caso di riprendere lo studio del sax al completo una volta che riesca ad ottenere una durata decente?

  5. #80
    il punto di partenza per poter suonare il sax al completo è circa dai 10 secondi in su (con il solo collo) .
    devi imparare a mantenere il volume alto il suono fermo ma senza il minimo sforzo.
    in questo momento il volume c'è il suono fermo pure (per gran parte del suono) ma per produrlo sembra che tu faccia un enorme sforzo e di conseguenza la durata è minima.
    in pratica devi imparare a produrre lo stesso volume ma alleggerendo e rilassando ciò che utilizzi per dare la spinta all'aria.
    è molto complicato a parole ed all'inizio non è semplice perchè anche se si comprende tutto ciò che si deve fare poi non è possibile controllare tutto.
    (parte bassa degli addominali , apparato respiratorio , laringe gola apparato diaframmatico ecc..)
    è utile che impari ad inspirare del tutto rilassato.
    in genere se inspiri correttamente e del tutto rilassato poi espiri alla stessa maniera.
    se invece inspiri in maniera scorretta forzando e collocando l'aria nella parte sbagliata poi quando espiri non puoi correggere il tiro. (hai aria cattiva)
    un ultima prova che puoi fare è ridurre di un minimo la spinta dell'aria (nel senso che il volume deve essere sempre un grande volume ) ma ho il sospetto che tu possa ridurre di un minimo la spinta dell'aria senza ridurre il volume .
    in questo momento cioè la spinta dell'aria non si trasforma in suono perchè ce ne è troppa .
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  6. #81

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    Ecco il punto: faccio molta fatica a produrre un suono forte. La tecnica ideale, allora, potremmo descriverla come "massima resa con il minimo sforzo". Magari anche senza sforzo! Ti ringrazio ancora. Ora occorre pazienza e dedizione. Su internet poi non è difficile trovare indicazioni su esercizi utili per migliorare la respirazione e la capacità polmonare. Quando ci saranno progressi ti farò sapere, e vedremo cosa bisogna migliorare. A presto!

  7. #82

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    Ciao fcoltrane! Mi rammarico per il prolungato assenteismo, tuttavia non ho grandi novità. Attualmente riesco a suonare per max 8 secondi, con un pò di sforzo nell' ultimo tratto. Mi pare che l'affaticamento complessivo inizi a diminuire. Ora sono sceso alle rico (rosse) n2. Caricherò un nuovo video una volta raggiunta la soglia dei 10 secondi. Grazie ancora per l'immensa cortesia. A presto!

  8. #83

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    Caro fcoltrane, scusa se è da molto che non scrivo; purtroppo non ho registrato veri progressi. Diciamo che tenendo l'imboccatura morbida il mio suono è più pieno ma la sua durata rimane sugli 8 sec, se stringo un poco di più il tono è crescente, il suono forse più afono, la durata va anche oltre i 10 secondi. Il vero progresso sino ad oggi, forse, è il minor sforzo e affaticamento. Grazie ancora per il tuo aiuto. A presto. Carlo

  9. #84
    recentemente ho assistito ad un seminario con Andy Sheppard .
    ad una mia domanda sul "suono" ha affrontato alcuni degli argomenti che rappresentano la base per la produzione.
    la respirazione :
    Andy diversificava tre tipi di respirazione (dal punto di vista teorico) .
    la prima che si colloca visivamente sulla pancia al di sotto dell'ombelico o giù di li.
    la seconda nella parte polmonare o su di lì
    la terza sul collo o su di li.

    la respirazione utile per suonare è la prima.

    (la terza si utilizza in tecniche particolari come la respirazione circolare)
    la seconda non serve.

    il vero problema è che la collocazione dell'aria non garantisce che stai utilizzando quel tipo di respirazione :
    " visivamente vedi la pancia gonfiarsi e pensi in cuor tuo tutto bene non sto sollevando le spalle quindi l'aria che immetto è quella giusta ...............
    purtroppo spesso non è così .....ricordo come fosse oggi quanto ero in grado di mentire a me stesso ed il mio cervello era in grado di simulare una respirazione corretta (la pancia si gonfiava ma non perchè ci fosse l'aria dentro ma perchè i miei muscoli gli ordinavano di gonfiarsi.)

    torniamo però per un attimo al consiglio di Andy:
    prova a buttare via emettere eliminare tutta l'aria che hai in corpo.
    fallo molto molto lentamente con un unico espiro.
    quindi quando non hai nulla immetti lentamente molto lentamente nel tuo corpo aria nuova (in una unica soluzione molto molto lentamente ).
    noterai la pancia gonfiarsi lentamente ma progressivamente .
    (se apri la parte polmonare o sollevi le spalle già stai sbagliando se invece gonfi lentamente e progressivamente la pancia dal basso sotto l'ombelico forse sei sulla retta via.)

    quindi emetti un bel suono con il collo e vedi quanto dura. (il tutto da rilassato )
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  10. #85

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    Caro fcoltrane (fabio, federico, francesco?), oggi pomeriggio mi sono esercitato con la maggior lentezza di cui son stato capace.
    La pancia è la prima a gonfiarsi, livello dell'ombelico. Ho cercato di soffiare l'aria con la sola spinta degli addominali. L'intensità del suono era minore, il timbro buono, la durata tra i sei e i sette secondi. La spinta dell'aria in questo modo era più debole: quando l'ancia cessava di vibrare espiravo comunque l'aria rimasta. Lavorerò su questo modo. Di solito compensavo la debolezza degli addominali con la compressione della gabbia toracica. Ad ogni modo, non inarco le spalle. Penso che cambierò la mia rico n2 con una rico 1 1/2. Ci aggiorneremo. Grazie!

  11. #86

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    Ciao fcoltrane, come stai? Sto continuando i miei esercizi nel tentativo di ottenere la migliore scioltezza possibile. In effetti l'affaticamento ora è minimo, l'apnea dei primi mesi è scomparsa. Resta da aumentare durata, stabilità e intensità del suono, ma intendo procedere senza fretta (sebbene siano passati quasi sei mesi da quando ho iniziato a fare questo esercizio, ripensare agli sforzi di allora...).

    Oggi ho fatto un piccolo sgarro: ho provato a sentire come suonavano il si e il la centrale sul sax, suoni fermi.
    Ottima cosa mi son detto, timbro molto più pieno e molta meno fatica di un tempo: peccato che calassi di oltre mezzo tono! Ho incalzato il bocchino alla solita altezza, lasciando un centimetro di sughero scoperto. Oggi per riuscire a stare in tono dovevo stringere l'imboccatura da matti, tappando il suono. Ciò mi ha fatto ripensare alle fatiche dell'estate scorsa

    Ora: pensi che per correggere l'intonazione si tratti di incalzare di più il bocchino, o forse è la mia tecnica di emissione/imboccatura ad essere ancora inadeguata?

    Scusa per la divagazione! Grazie per la pazienza!

  12. #87
    non so rispondere a questa tua domanda (l'unico modo sarebbe provare il sax).
    non escludo però che alleggerendo l'imboccatura (la tensione del morso e del labbro) tu abbia trovato l'impostazione corretta ed ora risulti calante perchè la posizione del bocchino sul sax (quellla che hai utilizzato sino ad ora) non è quella corretta.

    prova a fare un video audio con il telefono e così ho più elementi per risponderti. ciao fra
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  13. #88

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    Dopo 5 mesi di esercizi - anche col sax intero - il massimo che sono riuscito ad ottenere sono 10 secondi, solo con le ance rico 2.
    L'intonazione è accettabile, cala sul do centrale. Le note alte sono faticosissime e il sax mi chiede più aria di quella che sono in grado di dargli. A questo punto penso di prendere un bocchino da studio più chiuso. Ciao!

  14. #89
    Ciao a tutti.
    Scusate per il contralto, alle fine del video, dice: G sharp or A flat e cioè SOl # o LA naturale.
    Li intende in chiave di violino (non trasposti), giusto?
    Io quando suono faccio 2 suoni: SOL # e MI naturale (basso).
    Come mai? Ciosa sbaglio? Devo postare un video?
    Grazie
    Contralto YAS 275
    Meyer 7M
    Rigotti Gold 2,5L / Selected Jaz 2H
    http://www.visualdrome.net
    presentazione su SaxForum: https://www.saxforum.it/forum/showth...suonare-il-Sax

  15. #90

    studio col solo chiver

    Suonando con il solo chiver ho notato che con alcune ance faccio piu' difficolta' ad emettere un suono lungo e pieno,e inoltre tendo a stringere,invece con altre ance il suono e pieno e lungo e chiaro.Puo' questo tipo di studio farti capire anche il cattivo uso che si fanno delle ance? mi hanno sempre detto di usare ance forti e dure ma su di me sembra non funzionare.Puo' questo studio farmi capire anche la giusta ancia da usare in base a come esce il suono(durata e volume) col solo chiver?

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