partendo dall'argomento della sezione i nostri file dove ho provocatoriamente e bonariamente postato una registrazione da quattro soldi casalinga fatta con un sax supereconomico più volte definito della fascia lattina di coca cola o birra e previsto con il suono tipo asino che raglia o che fa al massimo pernacchie, provo qui a dare le mie personali e magari insignificanti considerazioni riguardo i sax economici e, di conseguenza, quelli di medio e alto livello.
Premetto che non ho provato migliaia di sax ma solo qualche esemplare, quindi la statistica, che tra l'altro reputo scienza troppo inesatta, non fa per me, parlo quindi solamente delle esperienze vissute, eliminando il più possibile i preconcetti che non fanno parte del mio modo di intendere la vita, anche se ci casco anch'io visto che ancora sono un essere umano, imperfetto e ingenuo, a volte...
allora, parlando di quei sax proprio economici prodotti lontano a destra nel mappamondo, ma non troppo lontano, posso dire di aver provato un comet alto, un rolings alto, un comet tenore, un tenore new orleans, uno STAGG alto, forse qualche altra cosa ma non ricordo...sugli alti ho usato il mio fido ottolink HR 7*, sul tenore il mio fidissimo ottolink STM 7*...con tutti questi strumenti sono riuscito a suonare senza problemi, nessuna pernacchia, suono generalmente buono e pieno, in tutta l'estensione.
Nei particolari
Comet tenore: suono caldo e pieno, meccanica moderna stile un pò selmer mark 7 ma abbastanza inaffidabile, molto calante in basso e crescente nella parte alta, timbro migliore di tanti strumenti di diverso valore, mettendoci un altro chiver suona anche meglio e più omogeneo, avevo quualche registrazione ma non so dove le ho messe, se le ritrovo le posto, alcuni pensavano addirittura fosse un superbalanced, ahhahah!!!
Comet alto, quello della registrazione, problemi d'intonazione in basso calante in alto crescente (come moltissimi altri sax...), ma suono anche migliore, ottime dinamiche, meccanica migliore, più scorrevole e affidabile, suono simile agli yamaha, buono per lo smooth
Comet rolings, suonato per pochissimo, mi ha dato l'impressione di avere un suono più scuro del comet e esser più preciso come intonazione, chiver strano, simile a quello dei tenori
Tenore New Orleans: simile in qualche modo a certi yupiter, non mi ha colpito molto per il suono e la posizione di presa, come in certi yupiter, mi risultava faticosa e scomoda (per altri è normale così=), meccanica buona e moderna, standard
Alto STAGG: qui siamo su tutt'altra storia, lo stagg alto che ho provato non aveva da invidiare nulla a nessun contralto yamaha provato, meccanica super, buona intonazione e suono splendido, ho visto che non si trovano più in giro, trattasi di sax di circa 7-8 anni fa, credo, e costava un pò di più degli altri sopraccitati
Sax italiani e giapponesi da banda
Grassi senza nome '77 (il mio): ormai lo conoscete bene, dico solo che lo suono da 4 anni e ho venduto un selmer serie 2 per suonare con questo sax, che ha il difetto principale nell'intonazione del si centrale e nella meccanica da rivedere ogni pochi mesi
Borgani tenore: penso degli anni '70, non mi son trovato, pesante da suonare ma probabilmente dovuto alle condizioni non ottimali, sarebbe da rivedere e riprovare
Amati super: l'esemplare provato era in condizioni pessime, ma son riuscito a farlo suonare (con l'aiuto di altri che tenevano chiuse alcune chiavi), suono molto interessante, medio scuro e pienissimo, meccanica se messa apposto moderna
Tenore Yamaha 23: strumento sfogatissimo, volume impressionante, dal suono non propriamente elegante ma molto caldo, intonatissimo, meccanica spartana ma scorrevolissima, da poco revisionato ora è una bomba, facilissimo da suonare, timbro yamaha, l'ho usato anche con il chiver amati e suona anche meglio
Tenore grassi wonderful: definirlo da banda non è forse giusto, comunque è il mio secondo sax attuale (ma forse lo venderò), suona molto bene, timbro pieno e bassi facili, da rivedere magari la registrazione delle chiavi, forse troppo basse
tenore yamaha 25: strumento molto sfogato, intonazione impeccabile, meccanica anche migliore del 23, chiver leggermente diverso (suono un pò meno aperto e forse più scuro), ottimo per banda ma anche per altri utilizzi, non mi ha entusiasmato ma è molto affidabile
tenore yamaha 275: simile al 25 ma con meccanica anche più nuova, non mi ha convinto la sonorità, mi è sembrato molto chiuso, forse era troppo nuovo
alto 25: potente e precisissimo, suono non profondissimo ma tipico yamaha adattissimo allo smooth e al funk, strumento affidabilissimo
alto 23: questo sax, di un amico, mi è piaciuto da morire, trent'anni di vita, sfogatissimoe eppure ancora in ottime condizioni, suono versatile e apertissimo, con un'intonazione perfetta e un timbro modellabile, perfetto per jazz, smooth e qualsiasi altra cosa, ascoltabile qui:
http://www.youtube.com/watch?v=yO3EQqtIr9o
e qui
http://www.youtube.com/watch?v=57zbrqS2J_U
alto grassi senza nome: il mio sax alto, suono inimitabile, da scoprire giorno per giorno, meccanica ovviamente spartana ma meno fastidiosa rispetto al tenore, molto calante nelle basse, scorrevole e dalla potenza sonora pazzesca, lo uso soprattutto quando faccio esibizioni in solo, senza basi o altri musicisti, per fare anche cose sperimentali
ascoltabile qui
http://www.youtube.com/watch?v=IB3_j17foPE
Rampone e cazzani alto: il mio preferito, per il suono, tra i sax italiani provati, strumento dalla meccanica uguale ai vecchi grassi anni '70, dal suono meraviglioso, pastoso, caldo e commovente, solo da provare per capire, intonazione imperfetta in basso calante e sul sol diesis non l'ho capita bene, era comunque in condizioni non perfette, spero la banda me lo lasci prima o poi
Potrei aggiungere anche il grassi prestige alto e il tenore professional 2000 ma qui siamo su sax già considerati di medio alto livello....
per il momento mi fermo qui, se la discussione interessa, cercherò di trovare le parole per definire al meglio pregi e difetti di sax economici e non e le differenze sostanziali tra quelli attuali e quelli delle bande di paese di trent'anni fa, sempre pareri personali