premetto che considero le impressioni di un saxforumista utili per definizione e le impressioni di Daniele particolarmente interessanti perché riuscirebbe a far suonare anche un tubo forato.
ed ancora sono tra quelli che considerava il comet un sba :lol: (e questo più che per demerito mio per merito del sassofonista).
detto questo farò alcune osservazioni su alcuni aspetti che spesso sono trascurati.
leggo spesso che si fa riferimento all'intonazione e all'omogeneità facendo anche un confronto tra i registri.
un dato che si sottovaluta è il setup con il quale si prova il sax.
a titolo di esempio: chi è abituato a suonare con bocchini a camera larga in ebanite avrà dei riferimenti del tutto diversi rispetto a chi ad esempio utilizza bocchini a camera stretta o addirittura con lo scalino .
quindi magari un sax che con uno link slant 9 sembra calante nel registro acuto apparirà crescente con un guardala studio vintage e molto crescente con un guardala studio lasertrimmed. (utilizzando la stessa ancia)
analogo discorso sulla quantità di aria che siamo abituati ad immettere nel sax : per semplificare un conn chu ed un sax da studio (che sono i sax che considero agli estremi.)
come mai musicisti come Brecker o Evans difficilmente li possiamo ascoltare con tenori tipo Conn ?
altro aspetto che rileva è l'altezza delle chiavi che a volte può essere come un vestito su misura.