Eh sì, purtroppo la tua pragmatica descrizione del rapporto tra il critico ed il pubblico tramite il mercato è per me del tutto inaccettabile, ma ahime totalmente reale! Eppure qualche critico onesto e sincero senza dubbio esiste, ma forse non ha quella influenza che meriterebbe; e quand'anche l'avesse, sarebbe oggetto della corruzione del potere di una posizione influente. Un altro circolo vizioso.