Vorrei ricordare che la superficie dell'oro non si ossida, si sporca solo, essendo l'oro inossidabile, invece l'argento ossida diventando nero.
Il principio dei prodotti per lucidare l'argento è un acido tamponato, che svolge cioè un'azione controllata e per lucidare rimuove un leggero strato dell'argentatura, quindi presto o tardi, volendo avere uno strumento sempre scintillante, si creeranno delle lacune da cui verrà fuori l'ottone sottostante, (che ossida anch'esso e richiede prodotti diversi per essere lucidato), mentre per la pulizia dell'oro è sufficiente un detergente leggero, (o anche solo acqua tiepida), e un panno morbido non essendoci bisogno di rimuovere strati ossidati.
Io per il mio 6m uso molto, molto di rado il panno Yamaha e non userei i prodotti dei supermercati che potrebbero essere più aggressivi essendo concepiti per argento massiccio.
La scelta di David è la più saggia, però, bisogna dire che l'ossidazione nel tempo penetra il metallo e che dopo molti anni, se si vorrà lucidare, sarà necessario insistere di più e quindi rimuovere più metallo.
Diciamo che un buon prodotto, oltre a lucidare, dovrebbe rilasciare un leggero protettivo che ritardi il fenomeno di ossidazione, che, ripeto non interessa assolutamente l'oro, se è oro vero.
Un buon sistema per rallentare l'annerimento dei sax argentati è di tenerli chiusi in sacchetti di cellophane ben chiusi, in modo da ridurre il contatto dell'argento con l'aria, essendo l'ossigeno la causa fondamentale del fenomeno.

Fine della lezioncina del restauratore. ::