Pagina 2 di 2 PrimaPrima 12
Risultati da 16 a 24 di 24

Discussione: Yamaha a parigi

  1. #16

    Re: Yamaha a parigi

    Ma sono cambiate le cose negli ultimi anni?
    tempo fa a roma si trovavano tranquillamente...
    Forgive me Charlie Parker, wherever you are.
    clicca qui!
    JAZZ SHIRT

  2. #17

    Re: Yamaha a parigi

    L'ultimo 82z alto che ho visto da Musicarte (non ricordo se fosse slaccato) se l'è portato via
    Giuliani.... lo stava provando per un suo allievo....

  3. #18

    Re: Yamaha a parigi

    Gb facciamo mo' 2 conti: Siccome il rivenditore specialista dovrebbe avere sempre in casa lo strumento, solo per la famiglia 82z facciamo caso che tenga 3 tenore ( 2 tenori 82z ul, 1 82z e e stessa cosa per l'alto tralasciando altre finiture piu' costose ed interessanti) . Mediamente il tenore viene proposto a 3500 euro e l'alto a 2500 (sto basso volutamente). 3500x3 = 10.500 euro, 2500x3 = 7500 euro. Siccome non entra tutti i giorni gente che ti mette li 2500-3000 euro per uno strumento nuovo e di fascia alta e che vuole proprio yamaha trovami un negoziante al giorno d'oggi che è disposto a tener li fermo 20.000 euro di strumenti solo yamaha e solo della linea 82z alto e tenore...se dovesse tenere tutta la famiglia con soprano e baritono cosa fa, tiene altri 20.000 euro fermi? La dura realta', che riguarda anche i negozi piu' grandi e forniti, è che un 82z slaccato ti rimane li 3-4 mesi prima di venderlo, se ti va bene. E che è il modello secondo me piu' facilmente piazzabile. Ora è verosimile che re minore non riesca a trovare lo strumento, non tanto per la " cattiveria " del negozianti, quanto perchè in negozio non c'è solo yamaha da vendere. Penso anche che uno che al giorno d'oggi ti paga 2500 euro uno strumento custom debba avere la possibilita' di poter provare piu' di un esemplare della stessa finitura. Non conosco le dinamiche del mercato e gli accordi tra produttore e venditore, ma penso che quando un negoziante compra uno strumento yamaha non aspetta di pagarlo quando lo ha venduto a sua volta, ma lo paga dopo un tot di tempo, secondo accordi stabiliti. Sbaglio?

  4. #19

    Re: Yamaha a parigi

    Ciao Bonnygonfio e tutti.

    Ho letto il tuo post e diciamo che sono d'accordo su alcuni punti. Tengo però a precisare alcuni argomenti. Premetto che le mie considerazioni sono sovente ( realtà dura o meno che si voglia) disattese. Ciò non toglie che i negozianti seri le seguano con cura e attenzione.

    + La scelta dei modelli disponibili ed in particolare i modelli UL: tu parli
    solo per la famiglia 82z facciamo caso che tenga 3 tenore ( 2 tenori 82z ul, 1 82z e e stessa cosa per l'alto tralasciando altre finiture piu' costose ed interessanti)
    e qui viene proprio il bello. Sul fatto che si faccia fatica a trovare il TENORE ti do perfettamente ragione; la cosa è totalmente diversa per l'ALTO.

    + Immobilizzare una capitale di 20.000 euri ? Più di un negoziante lo fa.

    + Non c'è solo Yamaha da vendere ? Giustissimo e corretto; io stesso non andrei mai a sceglliere uno strumento in un negozio che tiene una sola marca. Diversa la storia se mi fosse offerta la possibilità di acquistare lo strumento in una Showroom di una determinata marca e con fior di tecnico che mi assiste nella vendita e postvendita.

    + A questo però mi permetto di aggiungere anche un'altra considerazione: fresca fresca, ho sul tavolo la richiesta di un rivenditore UL alto perchè dopo innumerevoli tentativi (e non ho dubbio sull'onestà del rivenditore), al solo sentir nominare "Yamaha" i clienti scappavano mentre chiedevano di poter provare di tutto altro (Dal Vintage in su).

    + Tu dici
    Penso anche che uno che al giorno d'oggi ti paga 2500 euro uno strumento custom debba avere la possibilita' di poter provare piu' di un esemplare della stessa finitura
    : vero e giusto ma a ciò aggiungo un punto fondamentale: dove ? Quale rivenditore ? Domande giustisssime ma attenzione: occhio a dove pensiamo di trovare lo strumento. Pensiamo a Milano o a Roma ? Acqua: certamente in nessuna di queste due città.
    Ciao. gbcorti
    Gian Battista Corti
    Yamaha Music Europe
    Artist Relation & Product Development Manager

  5. #20

    Re: Yamaha a parigi

    Gb grazie perchè sei sempre molto esaustivo e corretto nelle risposte che dai. Io purtroppo sono un provocatore, ma nel senso buono e ho tanto rispetto per il lavoro che fai, soprattutto perchè sei il primo che cerca di ascoltare le nostre esigenze. Penso pero' che non si possa definire "coretto" un negoziante se tiene almeno 3-4 esemplari di uno stesso modello. Non faccio il negoziante, ma suono da 23 anni e lavoro in mezzo ai soldi (degli altri pero' ! :ghigno: ). Qui c'è da prendere atto di una cosa. Il professionista come l'amatore che ha i soldi in tasca, oggi piu' che mai prima di tirarti fuori certe cifre vuole provare vari esemplari. Il negoziante, per quanto grosso e presente da tempo sul mercato, non puo' piu' permettersi di avere un magazzino di modelli top di gamma fornito e variegato di finiture. Costa mantenerlo e soprattutto, cosa bruttissima, le linee di credito non solo non si danno piu' ma alla fine dell'anno, se hai un magazzino troppo sbilanciato rispetto ai volumi di vendita, è visto come una brutta cosa...se vieni in banca e mi fai vedere che in 1 anno hai venduto 5 82z, perchè io ti dovrei dare i soldi per comprarne 10 in una botta sola? Questo è quanto, che piaccia o no, sono le regole che passano al convento. Se VOI (inteso come azienda yamaha) e le altre aziende non vi decidete a fare accordi forti con i negozianti meritevoli di fiducia, NOI che magari abbiamo voglia di investire la tredicesima in uno strumento nuovo troveremo sempre piu' difficolta', con il risultato di rimandare l'acquisto oppure andare su realta' come R&C, dove vai direttamente allo show room della fabbrica ma sicuro di trovare di tutto e di piu'. Per questo sarebbe intelligente stringere accordi con i maggiori negozi delle citta' italiane (a bergamo per esempio yamaha top di gamma è diventata latitante....) creando una specie di show room in queste strutture gia' presenti, senza che il negozio debba per forza acquistare e tenersi in pancia i modelli. Il cliente avrebbe un punto di riferimento fisso e sempre fornitissimo dove andare a colpo sicuro a scegliere lo strumento. Secondo me questo è investire nel mercato, far si' che il cliente anche non orientato a yamaha, di fronte a cotanto ben di dio, sia invogliato a mettersi al collo un yamaha. Anche se la pizza la fanno buona tu ci entreresti in una pizzeria che nel menù ha solo la margherita?

  6. #21

    Re: Yamaha a parigi

    Aggiorno questo argomento precisando che gb ha preso atto delle mie/nostre segnalazioni e mi ha contattato in privato, dandomi indicazioni su dove trovare gli strumenti cercati. Mi sembrava doveroso ringraziarlo pubblicamente e soprattutto rendere pubblica ancora una volta la sua grande professionalita' e discrezione.

  7. #22

    Re: Yamaha a parigi

    Grazie bonnygonfio,

    ribadisco comunque una cosa: attenzione quando si vanno a cercare strumenti o accessori. Non è detto che "i soliti" rappresentino sempre l'unica scelta possibile. Proprio sulle pagine di questo Forum avete avuto, con altri thread, informazioni di altre situazioni altrettanto valide, no ?
    Buona fortuna a tutti comunque ed arrivederci presto, magari in compagnia di un nuovo 82Z.
    Ciao. gbcorti
    Gian Battista Corti
    Yamaha Music Europe
    Artist Relation & Product Development Manager

  8. #23

    Re: Yamaha a parigi

    Citazione Originariamente Scritto da gbcorti
    Carissimi, buonasera.

    Questo messaggio non vuole essere assolutamente una reprimenda ma:
    1) YAS82ZUL: lo strumento che cerchi è uno strumento che, a meno di improvvisi ordini cospicui, in Europa c'è SEMPRE.
    ...
    Ciao. gbcorti
    Per quanto riguarda la reprimenda non vedo proprio cosa c'entri... a meno di non voler citare la famosa recusatio non petita ;)

    A me (e al dilettante medio italiano) che lo strumento ci sia da qualche parte in europa interessa poco: io vorrei trovarlo nelle vicinanze di roma, dal momento che ci vivo.

    Se devo prendere un giorno di ferie e spendere 50 / 100 euro di treno per provare uno strumento la voglia di comprarlo passa. Ognuno fa le sue scelte: yamaha sceglie le proprie politiche commerciali e i possibili acquirenti scelgono se farsi o no 1000 km per andare a provare un sax :D-:
    Segretario Mark VI Society
    Non e' importante dire sempre tutto quello in cui credi, ma e' importante credere sempre in tutto quello che dici

  9. #24

    Re: Yamaha a parigi

    Ciao reminore,

    nessun problema; capisco le tue annotazioni e prendo atto. La mia affermazione era dovuta al fatto che qualcuno dica che per avere l'82ZUL occorrono mesi: scusa ma queste sono balle.
    ciao. gbcorti.
    Gian Battista Corti
    Yamaha Music Europe
    Artist Relation & Product Development Manager

Pagina 2 di 2 PrimaPrima 12

Informazioni Discussione

Utenti che Stanno Visualizzando Questa Discussione

Ci sono attualmente 1 utenti che stanno visualizzando questa discussione. (0 registrati e 1 ospiti)

Discussioni Simili

  1. Coltrane fischiato a Parigi
    Di ReedBreacker nel forum Files dal Web
    Risposte: 20
    Ultimo Messaggio: 13th February 2013, 01:21
  2. Selmer, differenze produzione USA e Parigi?
    Di maximka nel forum Tenore
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 6th February 2013, 13:14
  3. Risposte: 7
    Ultimo Messaggio: 4th December 2012, 16:09

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •