Il registro grave è più facilmente gestibile con un bocchino più aperto o più chiuso? O non c'è differenza?
Grazie.
Il registro grave è più facilmente gestibile con un bocchino più aperto o più chiuso? O non c'è differenza?
Grazie.
Tenore Buescher Aristocrat Series II / Markneukirchen Klingenthal B&S (di riserva)
Bocchino Aaron Drake "Jerry Bergonzi" n. 8
Anche Rigotti n. 2,5 strong
Legatura Rovner Dark
Contralto "bandistico" Ramponi&Cazzani primi '60
la seconda che hai detto ..... faccio un esempio, se usi un JJ DV NY apertura 9 ...... :\\: a parità di durezza di ancia (diciamo una 3), risulterà più gestibile (e non solo sul registro grave) e meno faticoso un 7* ........
Chiudo dicendo che aperture importanti (da .115 in su) creano molti più problemi che benefici ......
La facilità o difficoltà del registro grave dipende principalmente dalla curvatura dei binari, dal facing e dalla conformazione della camera.
La resistenza del registro grave viene in genere "enfatizzata" da aperture importanti, tuttavia se il facing è sufficientemente lungo e se i bianari sono simmetrici e precisi non dovresti trovare grandi difficoltà. Viceversa con un'apertura importante e un facing corto dovresti trovare molta più difficoltà nell'emissione del grave e in genere un suono più "inscatolato".
La camera larga aiuta molto a centrare il registro grave conferendo pienezza al suono.
Da ultimo anche l'ancia vuole la sua parte: le ance con la spalla (tipo Vandoren blu ad esempio) tendono ad aiutare nell'acuto. Nel registro grave viceversa rendono le cose molto più complesse soprattutto se abbinati a becchi "tradizionali" (tipo Florida, Slant e roba simile).
In genere le ance senza spalla favoriscono l'emissione nel grave.
Dal sopranino al baritono R&C
http://www.davidbrutti.com
Il registro più grave è più facilmente gestibile con il bocchino che riesci a gestire meglio.Originariamente Scritto da MyLadySax
Tipologia e apertura non significano poi molto.
Se riesci a gestire meglio bocchini aperti, tutto verrà più semplice con bocchini aperti. E viceversa.
Regolette pratiche non esistono, per fortuna.
è un po la storia della coperta che se la tiri da una parte ti manca dall'altra.
ho due bocchini che rappresentano le due estremità.
un link 10 stella metallo ( anche asimmetrico) ed un conn precision in ebanite 5.
la mia emissione non cambia a seconda del bocchino , ciò che cambia è la stretta morso-labbro.
altro fattore determinante è la resistenza.
per ottenere più o meno la stessa resistenza nell'uno monto una ancia molto resistente e nell'altro il contrario.
la differenza maggiore non è rappresentata dal suono del registro basso ma dalla omogeneità tra i diversi registri.
le difficoltà sul registro basso sono diverse ma si equivalgono .
sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis
ancia di plasticazza (bari) m
Se interpreto le parole MyLadySax, nello specifico, rimango della mia idea ..... Spesso diamo per scontato quello che, magari per altri, meno esperti o agli inizi, tanto scontato non è.
Trova maggiore difficoltà (penso sia questa la richiesta), uno non tanto esperto, alle prime armi, che magri si dedica sporadicamente al sax, ad usare un JJ DV NY, apertura 9, oppure no? Magari sarebbe meglio utilizzare, stessa marca e modello, magari più gestibile, tipo .105 ........
O meglio, consigliereste una apertura sui .120, sia pur con bocchini molto efficienti ad un neofita? Penso proprio di no ......... Io dico che, fermo restando quanto giustamente sostenuto da altri, non ha senso utilizzare aperture assai impegnative e magari ance deboli .... quale è il vantaggio ottenibile? Ritengo che un bocchino, SEMPRE, debba essere confortevole e gestibile da chi lo suona ....
Non credo che MyLadySax sia agli inizi , e non credo si riferisca ad un neofita.
mi sembra di ricordare che utilizzi un bocchino relativamente aperto.
per me la differenza è rappresentata dalla abitudine.
se ad un sassofonista abituato a suonare con grandi aperture e a stringere dai un bocchino molto chiuso magari avrà difficoltà sul registro basso perché satura subito lo strumento o addirittura ha la tendenza a suonare gli armonici.
sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis
ancia di plasticazza (bari) m
Ragionare a parità di durezza dell'ancia non credo abbia molto senso, però, perché, secondo la regola generale, la durezza dell'ancia dev'essere inversamente proporzionale all'apertura del bocchino.Originariamente Scritto da gene
Credo che la risposta del M° Brutti abbia centrato il bersaglio meglio di tutti, ma tutti mi avete dato ottimi spunti di riflessione e vi ringrazio di cuore.
Tenore Buescher Aristocrat Series II / Markneukirchen Klingenthal B&S (di riserva)
Bocchino Aaron Drake "Jerry Bergonzi" n. 8
Anche Rigotti n. 2,5 strong
Legatura Rovner Dark
Contralto "bandistico" Ramponi&Cazzani primi '60
Grazie, Maestro. Ma cosa si intende e quali sono le ance senza spalla?Originariamente Scritto da David Brutti
Tenore Buescher Aristocrat Series II / Markneukirchen Klingenthal B&S (di riserva)
Bocchino Aaron Drake "Jerry Bergonzi" n. 8
Anche Rigotti n. 2,5 strong
Legatura Rovner Dark
Contralto "bandistico" Ramponi&Cazzani primi '60
Ci sono attualmente 1 utenti che stanno visualizzando questa discussione. (0 registrati e 1 ospiti)