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Discussione: Recensione bocchino 10mfan™ Robusto 8* in metallo per sax tenore

  1. #1

    Recensione bocchino 10mfan™ Robusto 8* in metallo per sax tenore

    Dopo poco più di un anno passato a divertirmi con il "Robusto" in ebanite ... non potevo non privarmi dall'avere in casa un "Robusto" in metallo! La vita è troppo breve per non concedersi certe... soddisfazioni.




    Prefazione
    "10mfan" è il nickname con cui è conosciuto Mark Sepinuck, il più famoso commerciante di imboccature vintage del mondo... ex commerciante a quanto sembra.
    Due anni fa' s'è messo in testa di creare dei bocchini che potessero diventare il nuovo riferimento per i sassofonisti.
    Ha fatto le cose in maniera assolutamente razionale: ha diviso in tre macro-categorie le imboccature che generalmente i sassofonisti prediligono... queste macro-categorie comprendono bocchini "scuri", bocchini "medi" e bocchini "brillanti".
    Per ognuna di queste tre macro-categorie è stato creato un bocchino:
    - "Merlot" per i bocchini "scuri";
    - "Robusto" per i bocchini "medi";
    - "The Boss" per i bocchini "brillanti".
    La prima produzione è stata per i modelli in ebanite (estate 2013), dopo un anno (a luglio 2014) sono stati introdotti i modelli in metallo ("Merlot" e "Robusto" sono già disponibili... il "The Boss" uscirà a fine 2014).

    Ogni bocchino ha un design originale (sia esterno sia interno) e nessuno dei tre bocchini è nato per emulare sonorità di bocchini "vintage", cosa per me sempre positiva.
    I bocchini vengono realizzati materialmente da Eric Falcon, noto designer refacer americano... sicuramente uno dei più "brillanti" in circolazione.
    Hanno creato dei bocchini talmente performanti da diventare il nuovo riferimento per i sassofonisti?


    - Il materiale
    Il bocchino è realizzato dal piano... da una barra di ottone. La finitura standard è una placcatura argento molto spessa, con biteplate nero.
    Dalla scorsa settimana è disponibile anche placcato "black rhodium" con biteplate bianco: per questa finitura non c'è nessun costo aggiuntivo.
    Il bocchino, su richiesta, si può avere anche in argento massiccio.


    - Estetica e finitura
    Il bocchino è rifinito in maniera "veramente eccellente", direi "perfetta": la tavola è perfettamente piatta, i binari e il ciglio sono rifiniti in maniera eccellente.
    I binari internamente sono leggermente scavati (la "scavatura" comincia alla fine del baffle) e confluiscono in una camera (diciamo) medio-larga.
    Rispetto al modello in ebanite, il design è "uguale" eccetto che per la "scavatura" interna sui binari, che qui (sul modello in metallo) è più consistente.

    I binari e il sono stati impostati "sottilissimi", per facilità l'articolazione e aumentare la definizione.
    Sono più sottili rispetto al modello in ebanite, specialmente il ciglio... in ogni caso non è stato allargato il bordo al limite esterno: quindi non ci sono problemi con ance, che magari sono più snelle in certe zone rispetto alle solite Rico e Vandoren.
    Per quanto riguarda il ciglio, una delle criticità possibili è quella di posizionare l'ancia troppo arretrata (cioè verso lo strumento).
    Arretrando l'ancia (oltre ad avere un'ancia più morbida) c'è il rischio che passi l'aria dentro il bocchino anche quando l'ancia è "chiusa" (staticamente) contro il bocchino. Sul suono questo prova una certa "soffiosità"... sta cosa ovviamente non dipende dal ciglio ma dalla posizione dell'ancia (su bocchini per musica classica la "soffiosità" è più una cosa connessa all'ancia).
    Io non ho trovato particolari problemi in questo (abitualmente non metto posiziono l'ancia lasciando scoperto il ciglio)... ad ogni modo questa cosa è segnalata (come reminder) sulle "istruzioni per l'uso" incollate sulla scatolina.

    La punta del bocchino (in senso verticale) è abbastanza spessa: l'appoggio della lingua è decisamente confortevole.
    La punta è più alta rispetto al modello in ebanite... anche per fare spazio al biteplate. È stato scelto di avere il biteplate per andare in contro a chi è abituato a non usare salvabocchino.
    Appoggiare i denti sull'ebanite (del biteplate) è "comodo"... appoggiarli sul metallo è sconsigliabile, troppe vibrazioni.

    Il becco ha profilo tradizionale, contrariamente a quanto succedeva sul modello in ebanite.
    In bocca, come ingombri, sembra di avere un Otto Link in metallo, sia per l'altezza/inclinazione, sia per larghezza... quindi nessun problema ergonomico.
    il raggio di curvatura (guardando frontalmente il bocchino) è più ampio rispetto a un Otto Link "Super Tone Master"... quindi l'appoggio è leggermente più piatto e quindi più stabile, i lati del bocchino (i bordi esterni dei binari) sono comunque più tozzi, quindi non c'è nessun problema di perdita d'aria laterali, dalle labbra (che si possono verificare con bocchini con una sezione frontale piuttosto "squadrata").

    Il bocchino è esteticamente ha un corpo lungo e un collo corto, aspetto un po' inusuale. Sul collo ci sono tre solchi, su cui sono "installati" 3 O-ring di gomma... che hanno una semplice funzione estetica. Non sono incollati, quindi si possono rimuovere. Sul modello in ebanite, sul collo del bocchino, c'erano tre anelli "bianchi".
    Il corpo lungo genera ovviamente un tavola bella lunga, che agevola la stabilità dell'ancia sul bocchino oltre a trasferire meglio la vibrazione dell'ancia al bocchino assicurando un feedback ottimale.

    Sul dorso è impresso la firma "10mfan" e il nome del bocchino "Robusto".
    Sul lato sinistro troviamo è incisa l'apertura "8*" (che corrisponde a un classico 8* su scala Otto Link, = 0,115").

    Rispetto al modello in ebanite, è cambiato leggermente l'angolo tra tavola (dove poggia l'ancia) e l'asse dell'innesto: se mentre sul modello in ebanite l'angolo era quello che si vede sugli Otto Link; sul modello in metallo invece l'angolo è stato leggermente ridotto, quindi l'aria fa un po' meno fatica a scorrere... ma arrivando da un Otto Link bisogna una momento capire il funzionamento.
    (Viceversa arrivando da un Berg Larsen o da un Guardala... sta cosa non si sente proprio).


    - Come suona?
    Sicuramente questa è la parte più "divertente" della recensione.
    Il bocchino è sicuramente qualcosa di nuovo e innovativo.
    Di bocchini caratterizzati da un "livello di brillantezza" medio ce ne sono abbastanza, mas spesso non è semplice identificarli o caratterizzarli... nel senso che oltre al "livello di brillantezza", bisogna considerare anche tutto quello che è connesso... quindi anche "attacco", "livello di compressione" a seconda delle dinamiche.
    Generalmente poi... è più facile trovare bocchini in ebanite e resina, che bocchino in metallo.
    Bocchini simili vengono ricercati specialmente da chi suona jazz/funk/rhythm'n'blues/musica leggera in generale... in ambienti dove il volume sonoro comincia a essere consistente... ma non ancora "problematico".


    Il timbro è neutro... la definizione di suono è ottima... anche non forzando troppo l'articolazione.
    È bello grosso, dappertutto... ma non è novità: è un bocchino fatto per essere suonato, con vigore!
    Rispetto a un Otto Link, si sente maggiore pienezza nel registro medio e un registro alto MOLTO più grosso... l'impressione è di avere più massa di suono. Anche non in senso troppo figurato: il bocchino è fisicamente "pesante".

    Una delle caratteristiche che mi ha entusiasmato di più è la funzionalità con le ance. Le ance fanno suono, generano il suono.
    L'idea (del produttore) per questi bocchini era quella di offrire la massima versatilità di utilizzo cambiando ance: obiettivo centrato in pieno!!!
    So che tanti non si pongo nemmeno il problema di suonare con un'ancia piuttosto che un'altra (per una questione di colore proprio, prima ancora che per una questione di facilità o comodità).
    Sto bocchino (come da catalogo) funziona veramente con tanti tipi di ance diverse non solo per taglio, ma anche per durezza... e si riescono a ottenere sfumature tanto diverse, volendo sperimentare con le ance.
    Questo permette di poter farci più cose... cambia l'ancia, cambia il modo in cui funziona.
    La resistenza è media, il facing è lungo... e si tiene tutto sotto controllo con estrema facilità.
    Con il facing lungo, bisogna prendere un po' di familiarità... come ho scritto prima, è buona norma usare ance più dure. Quanto più dure è soggettivo... in ogni caso, anche per via dell'angolo è molto improbabile dover scendere con la durezza.
    Un facing lungo (geometricamente) permette all'ancia una maggior escursione nella zona dove vi si appoggia il labbro. Questa cosa poi ha una conseguenza pratica anche nella vibrazione dell'ancia... perchè se l'ancia flette troppo, lo spazio (per la punta dell'ancia) si riduce... e se si riduce troppo bene che vada... si ha tanta resistenza (e poco sustain). Nel peggiore dei casi, c'è l'effetto "tappo"... in pratica l'ancia sbatte contro il bocchino con troppa "violenza" e il suono diventa on-off... e poi ci sono i soliti "fischi".

    Il focus rimane più o meno costante ad ogni dinamica. L'articolazione diventa progressivamente sempre più definita, esattamente quello che ci sia aspetta da un bocchino con volume.
    Per il baffle del bocchino è stato scelto un baffle piatto e consistente in lunghezza... il design è identico al modello in ebanite.
    Il beneficio è sempre quello facilità mantenere una certa compattezza di suono non tanto a dinamiche estreme quanto a dinamiche ridotte.
    Il bocchino lo si riesce a far suonare anche con un filo d'aria e comunque si riesce a percepire quella "grossezza" e "spazialità"
    La camera è medio larga, è più stretta di quella che si trova su un Otto Link&Co. Sta cosa si sente in maniera positiva nei salti di varia ampiezza/dinamica: maggior sustain tra le varie note... l'intonazione facilitata.
    Si fa veramente fatica a farlo suonare "acido": rimane sempre, grasso e definito.

    Il bocchino è sensibile alle ance, cioè le fa lavorare bene bene... e si percepisce nettamente la differenza di suono (in generale) tra ance di tipo e durezza differente.
    Il livello di compressione è ben marcato, come ci si aspetta da bocchini dal simile livello di potenza (e di conseguenza... brillantezza).
    Idealmente... se da un bocchino "scuro" si predilige non avere compressione (o comunque avere poca compressione), su un bocchino che comincia a essere "brillante" (ma non "estremamente brillante") si cerca la compressione.

    Chi cerca (e vuole) bocchini simili ovviamente vuole flessibilità... va a finire che poi la maggior parte della gente comincia a cercare un bel Otto Link "vintage" in metallo o magari un Berg Larsen decente (perché un suono più stretto... si sa, esce di più) però a molti rimane la sensazione di essere "scoperti" da qualche parte. E il passo successivo diventa quello di "lavorarci" sopra per "equalizzare" certe cose.

    Bene... siamo nel 2014.
    Nothing beats the practise dice uno un dei miei tenoristi preferiti.
    Quello che secondo me bisogna ricordarsi è suonare il sax deve avere come finalità ultima quella di fare musica, dire qualcosa... anche se è qualcosa di semplice.
    Suonare non deve essere fare palestra per compensare carenze a vari livelli... bisogna suonare confortevolmente, sempre... altrimenti suonare non rappresenta un piacere.

    Il "Robusto" a una prima prova può non risultare "immediato" perché è "nuovo" però, una volta compreso... permette passare oltre un certo processo di "adattamento" e arrivare già una certa "destinazione"... lasciando comunque margine di manovra che è difficile ottenere in modo immediato, con bocchini (di alta qualità!) con design più tradizionale e/o più estremo.
    . L'ergonomia del bocchino sicuramente gioca un ruolo importante.

    Il bocchino ha un modo tutto suo di rispondere alle dinamiche: è estremamente lineare... cosa, per esempio, non comunque a bocchini modellati su bocchini "vintage" (nel bene e nel male... eh?).
    Aumenta il volume, aumenta la definizione... le frequenze caratteristiche rimangono quelle e infatti non si quell'effetto di perdita di "calore" e "complessità" (che corrisponde a un perdita di alcune medie, netta e se vogliamo improvvisa).



    - Considerazioni finali
    Il bocchino qui recensito è un bocchino di alto artigianato, quindi alcune caratteristiche sono valutabili oggettivamente, ma le differenze che possono far amare o odiare un’imboccatura come questa sono esclusivamente soggettive e vanno ricercate nel modo e nell’impostazione del musicista e di conseguenza nel suono che si riesce a tirare fuori.

    Si tratta di un bocchino "fantastico" per come è stato concepito e sviluppato.
    Si ritrovano tutte le caratteristiche illustrate dal produttore... ed è veramente gustoso per tutti quelli che cercano un bocchino moderno "mediamente brillante", "versatile" per destinazione d'uso, "versatile" per funzionalità... "definito" e "potente".
    È davvero ottimo per chi cerca qualcosa di diverso ma ugualmente versatile... non troppo "scuro", non troppo "brillante".

    Si tratta di un business molto piccolo: un imprenditore ha avuto un'idea e ha messo i soldi. Un abile artigiano ha fatto "la magia".
    Sti bocchini stanno ottenendo un gran successo negli Stati Uniti e in Europa... il tutto tramite un passaparola partito da un thread su SaxOnTheWeb (il SaxForum americano)!
    Niente pubblicità su Google, su Facebook, su YouTube, su pagine di giornali jazz famosi.
    Solo ottimi prodotti e passaparola.

    Il bocchino si colloca in una fascia di prezzo abbastanza alta: nuovo costa 495 dollari e più spedizione (45 dollari per una spedizione sicura!) più tasse doganali.
    I bocchini in questa di prezzo (intorno ai 450€) sono non sono molti. Non in metallo almeno. Vale TUTTI, ma proprio TUTTI i soldi costa: sia in termini assoluti, sia in termini relativi.
    Bocchini di qualità simile ce ne sono... vedi i bocchini Navarro in metallo... ovviamente l'esborso è molto più "consistente" e la qualità costruttiva non è ancora a questi livelli.

    Le caratteristiche che ha il "Robusto" in metallo, secondo me, lo rendono adatto a molti, ma non a tutti... è un bocchino che "ha tanto suono".
    Se mentre il "Robusto" in ebanite era di più semplice compressione... quello in metallo ha più volume, ha un suono con meno medi (come è la differenza tra un Otto Link in ebanite e uno in metallo) ha più volume (molto più volume del modello in ebanite)

    L'ottimo design lo rende una alternativa più che eccellente a chi cerca bocchini tipo Otto Link "vintage" in metallo, brillanti o molto brillanti (per Otto Link "vintage" scuri... c'è il "Merlot")... però comunque il suono ha molto più spessore e l'impressione è quello di avere un suono già "pronto" all'uso. Su un Otto Link bisogna lavorarci su... e spesso la gente cerca l'Otto Link perchè vuole "lavorarci sopra".
    Sul "Robusto" il lavoro che ci si può fare sopra è solo qualitativamente differente. Diventa una cosa un po' psicologica... lo scoglio più grande è quello di rendersi conto (valeva anche per "Robusto" e "Merlot" in ebanite) è che non si tratta di un clone di un Otto Link... il suono è grosso, ma a livello di aria/emissione è un bocchino a camera medio-larga (meno "demanding").

    Tornando alla domanda iniziale...
    Hanno creato dei bocchini talmente performanti da diventare il nuovo riferimento per i sassofonisti?

    Io suono con bocchini di brillantezza simile... e per me, nelle due categorie, il "Robusto" in ebanite e quello in metallo sono perfetti, praticamente.
    Perché?
    1) gusto personale
    2) nei contesti musicali in cui suono mi serve volume e definizione. A fronte di questo, ho verificato che spesso un suono troppo brillante è difficile da "gestire" (è difficile farlo funzionare in un mix, specialmente suonando in set dove il repertorio è variegato).
    Il materiale per me non è un problema: suono con bocchini in ebanite, resina e metallo... vado oltre al fattore "materiale del bocchino".
    Non mi che interessa che sia Otto Link/non Otto Link, Guardala/non Guardala... etc etc
    Mi interessa la resa sonora e la funzionalità: su ste cose ho una mentalità molto pratica... il bocchino deve essere efficiente ed efficace!

    Quindi rispondendo alla domanda: secondo me, il "Robusto" è praticamente perfetto... è coerente alla filosofia che c'è dietro.
    Un must da avere come riferimento, da tenere nel cassetto quando c'è bisogno di certezze… semplicemente un reset a vari livelli.
    Fa uscire il suono tuo... non crea cose diverse da quello che sei, fa rendere lo strumento al meglio.
    Alla fine fa quello che deve fare un eccellente bocchino: aiuta a concentrarsi sulla "musica", annullando i problemi che vengono appena prima della musica.

    ... qualche foto: https://www.facebook.com/media/set/?...5758777&type=3

    Confronto tra "Robusto" in ebanite e metallo (entrambi 8*): https://www.facebook.com/media/set/?...5758777&type=3

    ... e per completezza le foto del "Robusto" 8* in ebanite: https://www.facebook.com/media/set/?...5758777&type=3

    Qualche sample dal canale ufficiale su YouTube (dove trovate esempi sonori di tutti i tipi): http://www.youtube.com/channel/UCyqJ_P97RBVefv5_nvP8drg

  2. #2
    Grande recensione, come sempre. Fa venire la voglia quanto meno di provarlo
    Bluesax
    Ten. Selmer Super Action 80 serie I
    Ten. Amati Toneking Silver '57 (Stencil Keilwerth Toneking)
    STM NY 7*, Guardala MB II, Ottolink TE 8 (by Simone Borgianni)
    V16 T7 hr, , STM 7* (by Simone Borgianni)
    Sopr. Werner Roth Silver '60 - Super Session J

  3. #3
    Citazione Originariamente Scritto da Bluesax Visualizza Messaggio
    Grande recensione, come sempre. Fa venire la voglia quanto meno di provarlo
    È quindi corretta una valutazione, sul nuovo, di 450 euro per i modelli in metallo e di 400 euro per quelli in ebanite? In Italia li vende qualcuno?
    1) Yanagisawa TWO10 tenore
    keilwert vintage ebanite
    rowner dark - legere signature 2.5
    2) R1jazz argento/oro
    Ottolink early babbit 8
    rowner dark - la voz soft

  4. #4
    Eh... purtroppo no...

    Cioè il prezzo in dollari è rimasto quello... ma l'euro è crollato... quindi ora si pagano più cari... doh!
    495 dollari per il modello in metallo (il prezzo non varia a seconda della finitura): http://www.xe.com/currencyconverter/...rom=USD&To=EUR
    450 dollari per il modello in ebanite: http://www.xe.com/currencyconverter/...rom=USD&To=EUR
    Spedizione... dai 25 a 50 dollari http://www.xe.com/currencyconverter/...rom=USD&To=EUR - http://www.xe.com/currencyconverter/...rom=USD&To=EUR
    ... e tasse doganali 22% + dazio 3,6%.


    Da annotare invece che al momento i modelli in metallo arrivano con una legatura di serie (Rovner Star Series... che non è male).
    Mentre quando è stata scritta la recensione entrambi i modelli venivano venuti senza legatura.


    In Italia... non li vende nessuno. Si possono acquistare direttamente dal produttore.

  5. #5
    mmm sembra interessante!
    www.fabriziodalisera.com nuovo album e nuovo sito web 2019.
    www.youtube.com/watch?v=CFcW_VQe7ko
    Fabrizio D'Alisera & Max Ionata "Crossthing" www.youtube.com/watch?v=PGZLj2tnhzk"
    Theo Wanne endorser

  6. #6
    interessante sicuramente , mi chiedevo se ha avuto lo stesso impatto nella comunità dei sassofonisti rispetto al suo omologo in ebanite
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  7. #7
    Sono mondi separati... ebanite e metallo!

    Secondo me... il modello in metallo è un po' più complicato da capire... ma alla fine offre la stessa versatilità che offriva quello in ebanite, nei propri domini di esistenza (ovviamente).
    Entrambi comunque sono bocchini da studiare... perchè sono design che non riprendono nessuna caratteristica costruttiva di prodotti pre-esistenti oggi o nel passato.
    Sembra strano... ma questa cosa rappresenta una barriera psicologica non indifferente per il sassofonista medio (... abituato agli Otto Link, per esempio).
    Serve una buona dose di flessibilità mentale... altrimenti meglio dirottare su prodotti (di alta qualità) ma più tradizionali.

    Con il tempo vengono fuori alcuni limiti (o peculiarità) di bocchini "standard" e con questi bocchini qui ti accorgi che ad alcuni aspetti (vedi intonazione, per esempio) non devi nemmeno pensarci troppo... e puoi concertarti più sulla performance: è un vantaggio non indifferente.

  8. #8
    Hai avuto modo di provare il fratello più scuro, sempre in metallo, ovvero il Merlot?

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