...me sa che me lo spizzo er 30 a frascati.... me garba de più la formazione co Ervio ghijordini
...me sa che me lo spizzo er 30 a frascati.... me garba de più la formazione co Ervio ghijordini
Piccolo resoconto......torno da un venerdì/domenica all'insegna di George Garzone....
ieri in particolare ero a un paio di metri da lui....
non ho parole adesso, come non ne ho avute la prima volta che lo ascoltai in uno sperduto paese della sicilia nel lontano 1993.... li "accompagnava" un suo allievo pianista emergente un certo sconosciuto "Danilo Perez"!!!!!!!! non ancora trentenne...
Posso solo dire che piaccia o non piaccia il suo stile e le sue "teorie" sull'approccio triadico cromatico.... o il suo suono che per altro ieri sera non era neanche troppo soffiato.... oggettivamente è un grande... senza microfono o di spalle il suo suono si espande ovunque, si diffonde dappertutto.... impressionante.... sentirlo senza microfono è impressionante!!!!!
grandissimo poi Carlo Conti (sax alto) veramente grande!!!!!
Brecker in quel'occasione aveva citato Jerry Bergonzi, non Garzone... :zizizi))Originariamente Scritto da runtujazz
allora proviamo a fare un pò di chiarezza su questi aneddoti che sembrano essere due distinti... personalmente li ricordo tutti e due....
anche io come tzadik ricordavo una citazione in particolare nei confronti di Bergonzi e ora che ci penso
ricordo di aver letto (purtroppo parecchi anni fa) su musica jazz un'intervista dove
Brecker citava Bergonzi... non ricordo esattamente le parole (dovrei smuovere la catasta di riviste... e non lo farò!)
ma si riferiva al fatto che finchè ci fosse stata gente in giro come Bergonzi a lui gli sarebbe toccato continuare a studiare senza poter dormire sugli allori....
La frase a cui fa riferimento "runtujazz" è un'altra
“I’m not the Master of the sax, George Garzone is”
e credo che la situazione/contesto fosse un'altra
Mariano parla di 2 concerti svoltisi a Roma e Frascati (Rm) nei giorni del Workshop ......
Oggi quinto ed ultimo giorno di seminario. Si è creata una bella energia, merito di George, che sa gestire, anche con un sorriso, un'aneddoto, uno sguardo, la attentissima platea composta anche da musicisti di chiara fama, anche internazionale, senza far nomi e torto a nessuno ..... la cosa bella è che nessuno (soprattutto tra i big) ha quella puzzetta sotto il naso che spesso in situazioni come queste tendono a venire fuori (.... adesso ti faccio vedere come sono bravo ....), anche perché i concetti di George, sono "estranianti" ......... doh! .........per finire, e per tentare di far capire la situazione creatasi, stasera cena, tutti insieme all'interno del Csoa:
http://www.exsnia.it/
Un posto Zen ha definito (George) il luogo nel quale si tengono le lezioni ......forse ed anche per via della magnifica resa acustica .......
Vi saluto, vado .......
facci sape' poi di cosa ha parlato =)
ecco una bella foto scattata da un amico che vive a Londra.
Si tratta del concerto che Garzone col Carlo Conti trio ha fatto al "606club" di Londra il 25 giugno.
Lo stessa formazione si è poi esibita all'exSnia qualche giorno dopo la data di Londra.
recensione del Guardian:
http://www.guardian.co.uk/music/2013/ju ... one-review
intervista del locale a Garzone:
http://www.606club.co.uk/606club_Pair/m ... arzone.htm
puoi dirci gentilmente che set up aveva il grande George?
Presidente del SottoClub SA 80 Serie I
socio onorario del club Mark VI Society
tenor sax:
Selmer SA80 serie I
Grassi T460 Jazzy line
sopr.sax:
R&C R1
Certo STE SAX
il tenore è sempre il suo Balanced Action (appartenuto se non ricordo male a suo zio che era un sassofonista pure lui) matricola attorno a 21.XXX quindi uno dei primissimi.
Particolarità del suo strumento l'argentatura (già abbastanza rara) ma sopratutto l'incisione "sunburst".
Il becco era il JJ HR 10* custom che suona con le rico 4s.
Sembra non fare nessuna fatica non so come faccia!!!
Suono semplicemente enorme sentito dal vivo a pochi metri! Il microfono saturava all'istante!!!
Da parecchio ormai non lo vedo/sento col markVI con cui di solito l'ho visto usare spesso un otto link di metallo (penso un Florida ma non sono sicurissimo).
In questi giorni poi usava quella legatura ad anello che si vede in foto al posto della rico 'H' che normalmente utilizza, legatura che forse qualche problema potrebbe avergli dato visto che durante le serate la ruotava spesso.
Questo è tutto quello che so
grazie
Presidente del SottoClub SA 80 Serie I
socio onorario del club Mark VI Society
tenor sax:
Selmer SA80 serie I
Grassi T460 Jazzy line
sopr.sax:
R&C R1
Allora ..... :cry: per quanto riguarda il contenuto dei 5 giorni di Workshop, se interessa a qualcuno ..... ne parlerò.
Riguardo George, il suo setup è quello da tanti anni, Balanced Action argentato, col collo "rattoppato", appartenuto a suo zio. Lui aveva un MK VI è questa BA era in casa della madre da più di 10 anni (dopo la morte dello zio, che ne era il proprietario).
Alla sua richiesta di vendere il sax, la madre rispose che non se ne parlava .. .era un ricordo di famiglia. così lo fece sistemare e riargentare lo provò, gli piacque e vendette il MK VI.
Il bocchino è un semplice Jody Jazz in ebanite 10* ....... ance Rico 4 ...... :\\: Usa quel bocchino in ebanite perché sul quel BA, a suo parere suona bene con quello e con con una intonazione eccellente.
Una cosa è certa, è una persona di una umanità, disponibilità unica... la semplicità dei grandi .... di quelli che non hanno la verità assoluta, di quelli che si incazzano soltanto se fai lo sbruffone o te la tiri (qualcuno voleva fare il fighetto è lo ha stroncato con delle frasi incredibili .... giusto per dire, ieri sera, nel momento del commiato, ha salutato, ringraziato e baciato ognuno di i noi ......
Ciao Gene,non né parlero',parla,racconta. A presto Ezio
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