se fai riferimento all'assenza di figure di riferimento della statura dei grandissimi del passato sono parzialmente daccordo.
considera però che solo facendo riferimento al sax ci hanno lasciato due sassofonisti (a mio parere molto riconoscibili) M .Brecker e B. Berg.
che ci sia una tendenza ad uniformare (nell' ultimissimo periodo) lo condivido , ma credo che sia dovuto anche e soprattutto dall'assenza di tecnica e da un utilizzo accorto (o stupido) della registrazione ecc...
un esempio: prima, il volume (come parte integrante del suono)era tenuto in grande considerazione, ora è solo un aspetto trascurabile che viene modificato ad esecuzione finita.
per quanto riguarda il gonfiare le gote o il muovere labbro e mascella non credo che ci sia in musica ciò che si deve o non si deve fare, ma credo che sia necessario per un musicista conoscere gli effetti di quello che si fa.
in pratica se un sassofonista si gonfia come un pallone per produrre un suono deve essere a conoscenza del fatto che può produrre lo stesso suono evitando di gonfiare .
un esempio ulteriore .
se un sassofonista sa come tenere il suono può anche evitare di farlo ad esempio prendendo una nota e portandola dal basso all'alto (e questa sarÃ* una scelta artistica).
ma se io non sono in grado di tenere il suono , o non sono in grado di tenere quello che ritengo un suono accettabile non ti dirò che la mia è una scelta ma solo un limite.
cioa fra