Ancora sull'emissione: ora faccio tranquillamente la scala (ascendente e discendente), e sono certo che fra qualche giorno/ora di studio riuscirò anche ad essere più o meno intonato (ringrazio il cielo per le ore passate ad esercitare l'orecchio in passato: ora è tutta sofferenza che mi condurrà, prima o poi, al piacere...)
Una cosa che non capisco è se la differenza di timbro tra un'ottava e l'altra dipenda da miei problemi con la posizione delle labbra (o altra parte dell'apparato fonatorio). Immagino che lo strumento debba avere un suono omogeneo, e mi sembra che il grado di omogeneità cambi di volta in volta (facendomi credere che si tratti proprio di un problema dell'esecutore, e non dello strumento).
La seconda ottava mi sembra un po' calante: anche qui, è questione di labbra che devono compensare i difetti impliciti nel soprano (o in questo particolare esemplare)? È corretto stringere un pochino con il labbro inferiore per alzare l'intonazione delle note alte? Sto cercando di abituarmi a non mordere il bocchino, sfiorandolo con gli incisivi superiori; ma mi accorgo che tenere i denti appoggiati rende l'intonazione delle note acute più precisa, più facile da controllare.
Paolo