Senza colpo di lingua, la risposta sulle note gravi alla sollecitazione dell'aria dovrebbe essere immediata?
Grazie.
Senza colpo di lingua, la risposta sulle note gravi alla sollecitazione dell'aria dovrebbe essere immediata?
Grazie.
Tenore Buescher Aristocrat Series II / Markneukirchen Klingenthal B&S (di riserva)
Bocchino Aaron Drake "Jerry Bergonzi" n. 8
Anche Rigotti n. 2,5 strong
Legatura Rovner Dark
Contralto "bandistico" Ramponi&Cazzani primi '60
dovrebbe .
due considerazioni
se il sax non sta messo bene ci vuole un po di tempo per l'aria per compensare lo sfiato.
se emetti lentamente il tempo che ti serve per saturare lo strumento è maggiore rispetto alle altre note degli altri registri medio e acuto.
sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis
ancia di plasticazza (bari) m
Se la nota grave è preceduta da un'altra nota, è molto più facile.
Il difficile allora è suonare, senza l'aiuto della lingua, la nota grave come prima nota o come nota comunque non immediatamente preceduta da alcun altro suono.
Se non ho capito male, occorre saturare il più velocemente possibile d'aria lo strumento, ma senza "fare pernacchie".
Cavolo!
Consigli?
Cmq, grazie mille.
Tenore Buescher Aristocrat Series II / Markneukirchen Klingenthal B&S (di riserva)
Bocchino Aaron Drake "Jerry Bergonzi" n. 8
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Consigli ...... il "giusto" rapporto bocchino/ancia ...... se non si è professionisti e si suona con un JJ DV 9 ...... :\\: pur essendo un bocchino free blowing è più difficile da gestire di uno stesso bocchino leggermente più chiuso, tipo 7*/8 (.105/.110).
Idem per le ance .....
Ovviamente per gestire bene il "suono emesso" bisogna avere una adeguata impostazione/postura/corretta emissione etc.
chiudo dicendo che aperture impegnative di bocchino (e di durezza ancia), spesso sono controproducenti sulla qualità generale del suono ...... per dirla con una parola, bisogna suonare con un bocchino che sia comodo rispetto alle nostre capacità tecniche e funzionale ai noistri desiderata/necessità e ....... il resto lo fanno l'esercizio e la voglia di curare il suono .......
Be', a dire il vero, passando da un 7* (105) a un 9* (120), ho migliorato tantissimo il mio suono, che, a detta di tutti, è la mia arma migliore. Vero è che non sono un professionista, ma, si sa, è soggettivo: ognuno deve arrivare a trovare, gradualmente, il proprio set up. Anch'io sono arrivato per gradi a suonare col mio free blowing JJ DV NY, che assicuro non ho alcuna difficoltà a gestire. Con bocchini più chiusi ho il medesimo limite tecnico e un suono meno soddisfacente!
Suono da tanti anni, ho studiato con buoni maestri e vorrei solo sviluppare la mia tecnica, curando quegli aspetti in cui mi sento più debole.
Chiedo, quindi, consigli eventualmente diversi, di tipo più tecnico.
Grazie comunque.
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lo studio degli armonici saturando completamente lo strumento con grandissimo volume sul registro più basso dello strumento è utile per risolvere quel tipo di problemi.
la mia esperienza è che quando il setup è impegnativo o si è molto allenati o sono dolori.
con un setup al limite anche lo strumento deve chiudere perfettamente quando invece con un setup più agevole si riesce a compensare un minimo sfiato.
sul registro basso un 7 o un 9 non cambia molto (basta modificare la durezza dell'ancia) rileva invece il morso.
sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis
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:yeah!)
Grazie. Hai centrato il bersaglio. Tornerò allo studio degli armonici. E aggiungo che, in effetti, da un po' ho qualche problema con le ance (non mi trovo più bene con le rigotti e sono di nuovo alla ricerca ...) e non credo sia un caso che il limite tecnico in questione si è ripresentato più grave in coincidenza. Mi spieghi cosa intendi, però, per morso?
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intendo la stretta che si esercita sull'ancia che dipende in genere dalla combinazione di mascella e labbro.
in questi giorni provavo un bocchino che è molto simile come apertura al tuo 9 (120) con ancia medio leggera e lo alternavo con un bocchino molto più chiuso in ebanite un conn precision forse 6 con ancia dura.
il risultato è molto simile ma l'impostazione è diametralmente opposta.
nel primo caso non incontro alcuna resistenza al morso e quindi se stringo riduco l'apertura con i problemi che questo comporta.
(l'emissione di conseguenza : tendo a contenermi per entrambi questi elementi)
nel secondo caso se non spingo come un dannato il suono in alto manca (per il morso tanta resistenza; per l'emissione il problema opposto invece di contenere devo spingere ).
un dato comune con un sax ho grossi problemi ad attaccare il do basso si e do diesis problemi che scompaiono sul bb basso.
sono proprio impazzito per capire cosa fosse.
(fortuna che avevo un altro tenore e ho potuto accertare che il problema era del sax).
ancora non ho accertato la causa (qui mi mancano gli stumenti adatti lampadina ecc...) ma sono certo che il problema non dipende da me.
dico questo perchè sono in grado di suonare il bb basso anche con il portavoce premuto ma questo comporta un suono eccesivamente ricco di armonici.
a questo proposito altro studio per il registro basso (o meglio per le estremità in genere) è questo dei portavoce.
è chiaro che necessita una solida impostazione : si suona il registro basso con il portavoce premuto ed il suono deve essere quello basso e viceversa. ( quello alto senza portavoce ed il suono deve essere quello acuto).
sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis
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fra dici che un becco da 110-115 con ancia media (tipo 2,5 - 3) possa essere più spontaneo di un 90-95 con ancia "duretta" (tipo 3-3,5)?
Grazie davvero. Anche a te, Gene, perché hai comunque contribuito a farmi capire dove sta il problema. Se fossi un professionista, non chederei aiuto. O forse anche se lo fossi? Ad ogni modo, ora so dove sta il problema e come procedere.
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per il Puma:
credo che la nostra abitudine sia l'elemento più influente.
nel mio caso sono anni che suono con bocchini relativamente aperti e ancia media.
quindi sono abituato in questo senso.
la cosa che mi ha stupito è di provare un bocchino chiuso da pochi euro montare una ancia molto resistente e ottenere risultati sorprendenti.
la differenza sta più nella reazione al morso che nella emissione.
per tornare in tema sia nell'uno che nell'altro caso fai fatica ma sono di tipo diverso.
1) sul registro basso nel caso utilizzi un setup esageratamente aperto avrai difficoltà per suonare con volume ridotto, devi controllare la stretta per non sfasare timbro ed intonazione, l'emissione è sempre al limite.
(questi aspetti rappresentano i contro ma anche i pro)
2) sul registro basso se utilizzi un setup esageratamente chiuso tutto il contrario (con i pro e contro conseguenti).
sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis
ancia di plasticazza (bari) m
Corretta impostazione, corretta respirazione... setup comodo, strumento in ordine (=condizioni funzionali perfette)... il resto vien da sé. :D-:
beh il resto.. non è che ci sia molto altro da aggiungere mi sembra.. :DOriginariamente Scritto da tzadik
★ Tenor King Silversonic Gold Plated 1961 | Super 20 1957 | Zephyr 1948
★ Tenor Conn Transitional
★ Soprano Yanagisawa S901
★ Alto Buescher True Tone
★ Baritone Pennsylvania Special
Il resto è "pratica".
Io con il mio JJ 9* sto usando un'ancia Vandoren Java Red Cut n. 2,5. Che ne pensate del rapporto con l'apertura del bocchino?
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