Anche io tempo fa rimasi folgorato da questo artista, ebbi occasione di ascoltarlo con gli Steps Ahed, portati avanti da Manieri, terribili neanche lontanamente avvicinabili agli originali. Unica nota positiva McCaslin per l'appunto.


Da lì ho iniziato ad ascoltarlo partendo da Give and Go, poi a In Pursuit, poi a Recommended Tools (in trio) ed infine in Declaration, più diversi album da sideman (consiglio Afterburn di Torben Waldorff). Suona anche molto spesso in trio con Antonio Sanchez e Scott Colley. Lì mi sono fermato.

Ed alla fine...non riesco ad ascoltarlo più, lo trovo un sassofonista molto metodico, noioso e ripetitivo con una tecnica impressionante. L'album Declaration è favoloso grazie alle sue doti di compositore ed arrangiatore, è sicuramente un musicista completo, ma come sassofonista lo trovo pesantissimo.
Ripete molto spesso dei lick per niente originali che ritengo li butti lì per riempire causa mancanza di idee, basta ascotlare gli album che ho citato per rendersene conto. Cambiano le situazioni, cambiano le formazioni, ma lui suona sempre allo stesso modo. Butta sempre dentro un passaggio misto di armonici con note a ripetere che proponene in diverse tonalità.

Il panorama attuale, ovviamente a mio avviso, ha da proporre dei sassofonisti molto più interessanti e validi.
Capisco però che la prima impressione, ed anche la seconda e la terza, che lascia è molto favorevole e positiva.